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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Favaro Veneto / Via Altinia

L'abbraccio della comunità al piccolo Mattia, a Marco e a Maria Grazia

A Favaro le celebrazioni delle esequie venerdì. Oltre 1.500 persone dentro e fuori la chiesa di Sant'Andrea. In migliaia hanno seguito la diretta tv. Tutte le istituzioni accanto alla famiglia. Lutto cittadino a Venezia

La chiesa di Sant'Andrea gremita, più di millecinquecento persone presenti anche sul sagrato, senza contare quanti hanno assistito, per mancanza di spazio, alla diretta televisiva della cerimonia. Nel giorno dell'ultimo saluto, venerdì, il piccolo Mattia, il papà Marco Antoniello e alla nonna Maria Grazia Zuin, investiti e uccisi a Santo Stefano di Cadore giovedì 6 luglio mentre erano in vacanza in montagna, erano uno accanto all'altro. 

Dai sindaci, il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro, quello di Santo Stefano Oscar Meneghetti, e quello di Marcon, Matteo Romanello, alla Municipalità di Favaro, agli assessori comunali, alla presidenza del Consiglio veneziano, fino ai consiglieri comunali, tutte le istituzioni erano presenti. E con loro, a testimoniare dolore e vicinanza alle tre famiglie distrutte, anche il prefetto di Venezia, Michele di Bari, le forze di polizia, la polizia locale, la protezione civile. Lutto cittadino in entrambi i comuni, Santo Stefano prima e poi Venezia e  Favaro Veneto. «Cosa si può dire davanti alla morte di un bambino di due anni, che con la sua vivacità aveva portato gioia alle famiglie?», esordisce commosso don Giuseppe della parrocchia di Favaro, ricordando che il piccolo avrebbe compiuto due anni domenica.

La straziante lettera di addio della sorellina, letta da mamma Elena in chiesa, a Mattia, a Marco e alla nonna: «Ciao piccoletto spero che tu possa giocare libero con tutti i giocattoli del mondo. Cercate di riposare in pace». E la promessa del fratello di Marco, Rocco Antoniello: «Sarò presente in qualsiasi modo alla crescita dei tuoi figli». Fino alla conclusione delle esequie, in tutti gli edifici comunali era stata disposta l’esposizione del gonfalone di Venezia a mezz’asta o abbrunato. Alla messa, per il Comune di Venezia, erano presenti la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, il vicesindaco Andrea Tomaello, gli assessori Renato Boraso, Laura Besio, Massimiliano De Martin, il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, e numerosi consiglieri comunali e di Municipalità. In chiesa anche il direttore dell'Ulss 3, Edgardo Contato. 

«È una tragedia nella tragedia – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – una situazione che si fa fatica a spiegare, possiamo solo esprimere grande cordoglio per la famiglia. Oggi c’è soltanto dolore. Non si può morire per strada, ci sono troppe morti, ci vuole consapevolezza e capire l’importanza della sicurezza in generale. Ci siamo stretti tutti quanti attorno al dolore della famiglia e degli amici».

Vicinanza e condoglianze alle famiglie Potente, Zuin e Antoniello è stata espressa anche dall’assessore Boraso: «Non è facile trovare le parole, da parte di tutta la nostra comunità, per esprimere affetto e cordoglio alle famiglie. Siamo qui per testimoniare il nostro dolore, il nostro sentimento, certi che, di qualsiasi cosa abbiate bisogno, noi ci saremo, anche con un semplice gesto o con una semplice preghiera, per ricordare Marco, Maria Grazia e Mattia. Grazie infine a tutti coloro che si sono messi a disposizione per queste esequie».

Giovedì sera si era svolta una fiaccolata lungo le vie di Favaro, fino a Dese, alla quale hanno preso parte tantissimi cittadini. «Ci stringiamo, come comunità di Favaro Veneto, assieme a coloro che sono venuti da altre parti del territorio e da altri Comuni – ha precisato il presidente Bellato – e vogliamo manifestare la nostra vicinanza, attraverso la preghiera, la fiaccolata e il libro delle condoglianza, dove tutti possiamo apporre la firma e scrivere un pensiero, con l’intento preciso di esserci, come istituzione e come cittadini di Favaro».

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