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Cronaca

Ladro incappucciato fa razzia di bottiglie in un ristorante a San Marco

Furto anche in un negozio di impianti a Marghera e qualche settimana fa in una gioielleria a Rialto. Cgia: «Venezia la provincia veneta con più furti». Confesercenti: «Non c'è allarme, fenomeno registrato da sempre». Stanziani: «Serve personale fidato»

La Cgia di Mestre ha diffuso ieri i dati sui furti denunciati dai negozi piazzando Venezia in testa alle province venete per i colpi subiti dalle attività, nel 2021. L'associazione mestrina ha rilevato 134,3 denunce per ogni centomila abitanti (1.129) a Venezia, contro gli 87,1 di Padova e i 56,9 di Treviso. Oggi le attività commerciali sono come delle piccole "fortezze": i costi delle polizze spingono gli esercenti a proteggere i negozi con saracinesche, vetri anti-sfondamento e telecamere, che però non è detto restituiscano immagini sempre utili alle forze dell'ordine per trovare i responsabili.

Il ladro che ad esempio ha fatto irruzione la scorsa settimana al ristorante Laguna Blu di San Marco, aveva un cappuccio in testa. Il malvivente dopo aver fatto razzia del fondo cassa, per duecento euro, ha puntato sulle bottiglie riuscendo a caricarne fuori dal locale una ventina. La denuncia alle volanti del 113 ha messo i poliziotti sulle tracce del reo. Ma tanti sono anche gli esercenti che scoraggiati non segnalano più alle forze dell'ordine. Un altro furto più grave, nella stessa notte, è accaduto al negozio di impianti Trolese di Marghera in via Ulloa, dove i ladri si sono infilati dalla finestra e hanno preso pc, telefoni e 2 mila euro di soldi in contanti. «Non parlerei di un allarme - commenta Emiliano Biraku, vicepresidente di Confesercenti metropolitana di Venezia e Rovigo - Furti se ne sono sempre registrati. Farei una distinzione fra città storica e terraferma. Venezia con i grandi eventi attrae molte persone ma anche tante più forze dell'ordine. A Mestre invece spesso il degrado si accompagna ai reati. Serve una riqualificazione: ogni saracinesca abbassata riduce la sicurezza».

Qualche settimana fa comunque in centro storico due attività hanno denunciato furti importanti. In una gioielleria sul ponte di Rialto i titolari hanno dichiarato alla polizia l'ammanco di due plateau contenenti monili in oro per oltre ventimila euro. E un altro colpo denunciato alla Questura è avvenuto in un ristorante in Campo San Geremia. Sostanzioso il bottino anche in questo caso: l'ammanco per i titolari è stato di ventimila euro. «Serve attenzione anche nella selezione dei dipendenti - nota Domenico Stanziani, titolare del ristorante al Colombo di San Marco - La squadra è importante specie quando si gestiscono corti all'esterno. Da noi il personale è responsabile anche dei clienti e si fa carico di tutelare la loro sicurezza oltre a proteggere il locale».

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