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Cronaca

Capitolo Mose non ancora chiuso Nasce il nucleo anticorruzione

L'annuncio in occasione dell'anniversario della fondazione a Venezia della caserma "Tommaso Mocenigo": in un anno di lavoro delle Fiamme gialle sul territorio, 500mila i prodotti contraffatti e 468 gli evasori totali

Non è ancora arrivato ad una conclusione il capitolo Mose, un'inchiesta che presenta ancora dei lati oscuri e dalla quale è nata, come annuncia il comandante interregionale dell'Italia Nord-Orientale, Giuseppe Mango, in occasione dell'anniversario della fondazione a Venezia della caserma "Tommaso Mocenigo", "la spinta per costituire, con decorrenza dallo scorso primo giugno, un nucleo speciale anticorruzione, che lavorerà a stretto contatto di gomito con la specifica autorità governativa". Il comandante regionale della Guardia di Finanza, Bruno Buratti: "In Veneto abbiamo avviato da tempo un'analisi dei rischi del settore, da far confluire in un piano piu' ampio, fungendo da laboratorio su queste realtà".

TUTTE LE OPERAZIONI. Quella del Mose, però, non è stata l'unica operazione che ha tenuto impegnate le Fiamme Gialle del territorio nell'arco dell'anno: oltre 1900 i controlli fiscali effettuati, 164 le indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla scoperta di 468 evasori totali e 703 responsabili di reati fiscali. Nota dolente anche l'emissione di scontrini e ricevute fiscali che in Veneto ha toccato quota 28%, leggermente sotto la media nazionale. Quanto ai prodotti irregolari la Guardia di finanza ha tolto dal mercato 554mila prodotti contraffatti e 643mila senza diritto d'autore. Ma quello che salta all'occhio sono i quasi quattro milioni di articoli insicuri ritirati. Per quanto riguarda il capitolo droga e sigarette, infine, sono 98 i chili di stupefacente trovato e oltre 340 quelli di sigarette di contrabbando sequestrate.

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