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Cronaca Jesolo / Via Adriatico

L'auto non si ferma all'alt, scatta l'inseguimento a Jesolo: a bordo due ragazzi di 19 e 21 anni

Operazione della polizia locale al termine di una rapida attività d’indagine. I giovani si erano resi responsabili di un incidente a ferragosto, poi erano scappati

Sabato mattina, gli agenti della polizia locale di Jesolo hanno fermato due cittadini stranieri, residenti in Italia, ritenuti responsabili di un incidente verificatosi il giorno di ferragosto in città. Gli operatori sono intervenuti al termine di un breve inseguimento lungo via Adriatico, dove era stato predisposto un posto di blocco.

L'operazione era stata pianificata al termine di una rapida indagine, che aveva consentito di individuare il veicolo ritenuto responsabile del sinistro registrato lo scorso 15 agosto. Quel giorno due auto si erano scontrate lateralmente mentre percorrevano via Ceolotto. Solamente uno dei due guidatori si era fermato, mentre l’altro si era allontanato. Il primo aveva quindi allertato la polizia locale, fornendo i pochi elementi di cui disponeva per rintracciare il secondo veicolo.

Attraverso i dati e successivamente le immagini ricavate dal Targa System, il sistema di controllo e lettura targhe posizionato in diversi punti della città, gli agenti hanno identificato il veicolo, una Bmw Serie 1, monitorandone poi gli spostamenti. Il posto di blocco, predisposto questa mattina, aveva proprio l’obiettivo di intercettare il mezzo lungo via Adriatico. All’alt intimato dagli agenti, tuttavia, il veicolo non si è fermato facendo scattare così l’inseguimento che si è concluso poche centinaia di metri dopo con l’intervento di tre pattuglie.

I due uomini, un 21enne e un 19enne, sono stati fermati, identificati e sottoposti ai controlli di rito. I giovani dovranno ora rispondere dei reati di omissione di soccorso, fuga e resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo sul quale viaggiavano è stato sottoposto a sequestro.

«Prima di tutto voglio rivolgere i miei complimenti agli agenti del comando cittadino per aver portato a termine questa indagine non facile in tempi molto rapidi - ha detto il sindaco, Christofer De Zotti -. Il messaggio che grazie a questa operazione lanciamo nuovamente è che chi commette dei reati a Jesolo, prima o poi, viene chiamato a rispondere delle proprie responsabilità».

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