"Guardie e ladri" a Jesolo, espulso tenta di fuggire bloccato dagli agenti

"Era magrissimo e agile. Un uomo che stava buttando la spazzatura d'istinto l'ha colpito alla pancia col sacchetto, ma lui con una mano è riuscito a evitare di cadere e ha continuato a correre. Era molto veloce". Trambusto giovedì mattina per le strade di Jesolo Lido, quando un cittadino marocchino sulla trentina ha tentato di sfuggire al controllo degli agenti del commissariato locale. Che l'hanno subito bloccato al presidio sanitario di via Levantina.

Attenzione, però. Non si tratta di un tentativo di evasione vero e proprio: il giovane avrebbe dovuto sottoporsi a una visita medica per completare il procedimento amministrativo per un suo trasferimento a un CIE di Torino, in quanto irregolare. Un modo per toglierlo dalla piazza, visto che il suo curriculum parla chiaro: una sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio (in spiaggia, in auto e in abitazioni) con in più qualche furto sfociato in rapina. Insomma, uno che di certo del crimine ha fatto una professione. Consapevole dunque che per lui sarebbe stata dura nel momento in cui sarebbe stato trasferito al centro di identificazione ed espulsione, verso le 9.30 di giovedì mattina al primo momento utile ha cercato di scappare a gambe levate dall'ospedale di via Levantina.

Guardie e ladri, praticamente. Dopodiché è stato portato negli uffici del commissariato di via Aquileia per approfondire, da uomo libero, la sua posizione. Le forze dell'ordine hanno dovuto "lottare" a livello burocratico per ottenere un posto in qualche Cie: ora però il trasferimento dell'uomo, già più volte finito in carcere, sembra essere solo questione di ore. E un punto di riferimento locale della microcriminalità jesolana dovrebbe allontanarsi per un bel po' dalla località balneare.