Lite di coppia con coltello, prima sul bus e poi tra le calli. Alcol e botte a Venezia

Pomeriggio complicato a Venezia per gli uomini delle forze dell'ordine, intervenuti a più riprese per sedare l'aggressività di un uomo e una donna intenti in una prolungata lite per motivi sentimentali. Il primo allarme scatta verso le 17.15 di giovedì, quando un passante riferisce di una disputa in atto a bordo di un bus che poi prosegue a terra in piazzale Roma. A fronteggiarsi sono due fidanzati, secondo le testimonianze lui è visibilmente ubriaco e armato di coltello.

Sul posto arrivano i militari dell’Arma, che identificano l’uomo per V.A., veneziano, 36 anni, già conosciuto agli uffici di polizia: si appura che effettivamente la lite è originata da motivi sentimentali, mentre la compagna (C.F., anche lei veneziana di 36 anni) nel frattempo si è allontanata e resa irreperibile. La donna viene segnalata poco più tardi su un vaporetto Actv: è lei a essere trovata in possesso di un coltello, che consegna spontaneamente al marinaio. La volante lagunare si porta sul posto e identifica la donna, denunciandola: il coltello a serramanico, con lama di 8,5 centimetri, viene sequestrato.

Intanto altre segnalazioni al 113 arrivano da parte della madre della ragazza, spaventata perché nel frattempo il fidanzato della figlia si è recato sotto casa sua e tenta di entrare con violenza. In soccorso dell'anziana arrivano i carabinieri, che allontanano lo scalmanato. La stessa scena si ripete altre volte. Alle 21.30 una chiamata giunge da un bar in Giudecca: è sempre V.A., che stavolta ha attaccato briga con il proprietario del locale. Di nuovo l'uomo si allontana spontaneamente.

Non è ancora finita: sono le 23.30 quando è nuovamente la madre di C.F. a chiamare per l'ennesima volta il 113, spiegando che sua figlia è stata aggredita e picchiata dal fidanzato. Gli agenti della volante accertano che i fidanzati hanno tentato un incontro per cercare di dialogare, evidentemente finito male. I due vengono quindi separati e allontanati.