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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dalla Romania a Venezia a colpi di pagaia, l'impresa di Lucian Ionescu

Sette mesi fa è partito da Giurgiu, sulle rive del Danubio, e dopo aver attraversato nove Paesi a fine mese approderà finalmente alla sua meta

Sette mesi in viaggio, tra fiumi e mari, attraversando nove Paesi, sempre a bordo del suo kayak. Un'avventura coraggiosa e impressionante, una sfida sportiva mai tentata prima che porterà il kayaker Lucian Ionescu dalla “sua” Giurgiu, in Romania, fino a piazza San Marco, a Venezia. La sua pagaia dovrebbe venire avvistata nelle acque del bacino lagunare il 30 novembre, ma l'eco della sua impresa ha già raggiunto il capoluogo veneto.

IN SOLITARIA – Ionescu, classe 1964, sposato e padre di una bimba di 13 anni, come riporta il blog "IRomeni", è partito il 7 maggio da Giurgiu, storica città sulle rive del Danubio. Il suo obiettivo va oltre la sfida con sé stesso e il mero risultato sportivo: con il suo viaggio infatti Ionescu vuole promuovere uno stile di vita sano e una migliore immagine del suo Paese, e ha deciso di farlo attraverso il mare, sua passione di sempre. Il kayaker romeno ha viaggiato per oltre 4.000 chilometri, di cui 500 sul Danubio e 270 km sulle sponde del fiume, a piedi, portandosi dietro il kayak. L'altitudine massima raggiunta in queste circostanze è stata di quasi 1000 metri. Poi ha continuato sul mare, attraversando le acque del Mar Nero, del Mar di Marmara, dell’Egeo, dello Ionio e dell’Adriatico, toccando le sponde di Romania, Bulgaria, Turchia, Grecia, Albania, Montenegro, Croazia e Slovenia, fino a raggiungere l'Italia il 17 novembre, approdando a Trieste.

SOGNO SPORTIVO – Il caparbio kayaker mantiene una media giornaliera tra i 25 e i 40 chilometri, e normalmente la sua pagaia non si ferma prima di quattro o cinque giorni, quando si concede 24 ore di riposo. Ionescu, che nel 2008 durante il Tour Internazionale del Danubio ha raggiunto il suo record personale percorrendo 450 chilometri in meno di 14 giorni, ha dovuto faticare per avviare la sua impresa: inizialmente a sua disposizione aveva solamente un migliaio di euro, non sufficienti a proseguire per sette mesi di fatiche, ma la sua caparbietà e la sua determinazione sono riuscite dove i soldi non arrivavano e così, al termine di una vera e propria fatica erculea, a fine novembre il suo kayak toccherà i masegni veneziani.

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