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Cronaca stazione di Mestre

Contro la violenza: catena umana dal sottopasso della stazione

L'otto marzo delle associazioni della rete "Riprendiamoci la città" con il Laboratorio climatico Pandora. Presentata ieri la manifestazione in via Piave. «Per la sicurezza si possono fare azioni da stasera: lasciare aperto il sottopassaggio»

«Dopo l'ondata di mobilitazioni a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, altre donne uccise, violenze, minacce e molestie. Non vediamo mettere in campo da parte delle istituzioni risorse per potenziare i servizi per le donne e le azioni necessarie all'educazione nelle relazioni. E sulle nostre strade non va meglio. Lo avvertiamo quando attraversiamo i luoghi e ci sentiamo insicure». Il Laboratorio climatico Pandora guida i comitati e le associazioni della rete "Riprendiamici la città" di Mestre e Marghera, verso l'8 marzo. «La lotta contro la violenza di genere - recita il volantino - si snoda attraverso un luogo simbolo della città: il sottopassaggio della stazione di Mestre». Nella città d'acqua il Laboratorio Occupato Morion lancia un corteo in campo Santa Margherita dalle 17.30. «La violenza patriarcale è pervasiva, tocca le nostre vite in ogni sfera: notizie di stupri e femminicidi sono all'ordine del giorno». 

Da piazzale Cialdini alle 9 venerdì, il Coordinamento Studenti Medi lancerà la mobilitazione per chiedere l'educazione sessuale, all'affettività e alle relazioni come parte integrante del programma delle scuole. Alle 18 poi, sul piazzale dei bus davanti all'ingresso del sottopassaggio della stazione di Mestre, una catena umana si snoderà attraverso le zone adiacenti. «Ci sarà la banda musicale Antonio Vivaldi e un corteo intergenerazionale, perché la trasformazione culturale riguarda tutti, uomini compresi», commenta Valentina Valerio del Laboratorio Pandora. «Troppi i buchi neri, stabili vuoti, negozi chiusi. La mancanza di sicurezza ci toglie la libertà di girare di sera, senza paura, e i passaggi della polizia non bastano a illuminare i quartieri. Saremo in piazza - annuncia Vittoria Scarpa del comitato "Marghera libera e pensante" - per lanciare un grido contro la violenza e contro la mancanza di quei servizi necessari a far rivivere i luoghi». Comitati e associazioni, fra cui Viva Piraghetto, Altobello in cammino, Viva Pretosto, Anpi e Progetto Nascere meglio hanno presentato le iniziative nella sede in via Piave del Gruppo di Lavoro rappresentato da Nicola Ianuale e Fabrizio Preo, mercoledì. Così erano iniziati un anno fa gli incontri fra i gruppi della terraferma, e anche del centro storico, in via Piave, che hanno portato alla marcia dei cinquemila di "Riprendiamoci la città" a febbraio 2023.

Volantino manifestazioni 8 marzo

«Al di là dei grandi progetti, come quello della stazione e del sovrappasso di Mestre e Marghera, che vorremmo l'amministrazione presentasse a tutta la città, ci sono azioni per la sicurezza che possono essere fatte da stasera - afferma Sebastiano Bergamaschi del Laboratorio climatico Pandora - basta riaprire il sottopasso. Ci sono servizi che se finanziati e potenziati aumentano la sicurezza: pensiamo ai trasporti pubblici». Le sigle sindacali in questo settore hanno aderito ampiamente allo sciopero di venerdì, come nel comparto scuola, università, istruzione e ricerca. A braccia incrociate resterà anche il personale dei treni e quello della sanità. «Va cambiata la mentalità e migliorata la qualità della vita per ridurre abusi, mancanza di libertà e violenza. Ieri come oggi, dove nuovi rischi stanno mettendo in pericolol'autodeterminazione delle soggettività, la lotta per la parità va portata avanti da tutte le generazioni», sostengono Chiara Puppini di "Altobello in cammino" e i gruppi che parteciperanno alla mobilitazione.

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