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Cronaca Mirano / Via Cesare Battisti

Giorno del lutto a scuola a Mirano: "Alessia ti aspettiamo in classe"

Cerimonia alla cittadella scolastica di Mirano in onore di Margherita Noè e Federico Talin. La speranza si riversa sulla 16enne in rianimazione

Non era un giorno come gli altri alla cittadella scolastica di Mirano di via Matteotti martedì. Non avrebbe mai potuto esserlo dopo il tragico incidente che ha visto perdere la vita nella notte tra domenica e lunedì la 16enne Margherita Noè, studentessa del liceo linguistico Majorana, e il 18enne Federico Talin, frequentante l'ultimo anno dell'istituto tecnico Primo Levi. Poche parole ma tanti sguardi bassi al suono della campanella. Con i compagni di classe di Margherita e di A.G., l'amica del cuore che continua a lottare tra la vita e la morte in rianimazione all'ospedale dell'Angelo, che sono rimasti nella piazzetta del distretto. A parlare con una psicologa per elaborare il lutto.

Perché quei due banchi vuoti sono impossibili da riempire. Costituiscono una ferita difficile da rimarginare in queste ore. Naturalmente in segno di rispetto tutte le manifestazioni e gli eventi organizzati in vista della conclusione dell'anno scolastico sono stati annullati. Non ci sarà festa a Mirano. Perché non c'è niente da festeggiare. Tre grandi cartelloni hanno campeggiato per tutta la giornata tra gli istituti. Uno rispettivamente per Margherita Noè e Federico Talin. La loro faccia e un saluto che mai nessuno avrebbe voluto proferire: "Il vostro ricordo vive in noi", hanno scritto quei ragazzi che ogni giorno tra aule e corridoi condividevano quel microcosmo anche con la 16enne e il 18enne, entrambi di Caselle di Santa Maria di Sala.

Tragico incidente a Mirano, perdono la vita due giovani (vigili del fuoco)

In centro, poi, la speranza di tutti si concentra su A.G., che condivideva tutto con Margherita Noè. Vicine anche al momento della tragedia di via Cavin di Sala: "Ti aspettiamo presto", è l'augurio dei suoi compagni e degli studenti del liceo Majorana. Verso le 11.30, poi, all'auditorium della cittadella scolastica tutte le terze del liceo e una rappresentanza del Primo Levi frequentato da Federico Talin hanno partecipato a un incontro con presente anche il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello.

C'erano naturalmente anche la preside del Majorana Carla Berto e la parigrado dell'Itis Maria Luisa Favaro. Una sorta di elaborazione del lutto collettiva durante la quale sono state proposte alcune immagini con delle frasi ad hoc. A cercare di far ragionare i ragazzi anche don Mario Da Ros, il professore di religione del liceo. Al termine della cerimonia un'unica immagine sullo schermo: una tigre. A simboleggiare la forza che tutti sperano che A.G., il cui quadro clinico è rimasto molto grave ma stabile, trovi in fondo all'animo. Forse per lei si profila all'orizzonte la necessità di un intervento chirurgico. "Ti aspettiamo in classe", è stato ripetuto (e scritto) più volte quasi si volesse cercare di trovare uno scampolo di normalità in ore che invece si rivelano drammatiche e crudeli. In attesa di conoscere la data dei funerali di Federico Talin e Margherita Noè (quando sarà lutto cittadino a Santa Maria di Sala oltre che a Mirano), le indagini delle forze dell'ordine continuano. Pare che la Madza che ha colpito in pieno la Opel Corsa su cui si trovavano a bordo le due vittime e la ferita, oltre che il fratello di Margherita Noè, a differenza delle prime testimonianze raccolte a caldo non sopraggiungesse a una velocità superiore ai limiti in via Porara.

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