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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

È morta Monica Vitti, Leone d'oro alla Carriera nel 1995

La celebre attrice italiana aveva 90 anni, fu la "musa" di Antonioni

Il mondo del cinema dice addio a Monica Vitti. La celebre attrice italiana, che aveva compiuto da poco 90 anni, era stata insignita del Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema del 1995. Ad annunciarne la morte è stato via Twitter Walter Veltroni: «Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, - ha scritto - mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c'è più. Lo faccio con grande dolre, affetto, rimpianto».

Da molti anni si era ritirata dalle scene per ragioni personali conducendo una vita riservata con il marito. Grazie alle diverse interpretazioni, Monica Vitti, la ribelle, è diventata nel tempo una sorta di esempio per tante donne, un simbolo di emancipazione.

Il grande lancio come attrice è stato opera di Michelangelo Antonioni con cui ebbe anche un lungo legame sentimentale. È stata anche una brava doppiatrice. Mario Monicelli si convinse che la bella Monica Vitti poteva essere oltre a una brava attrice drammatica, anche una interprete di ruoli brillanti. Da quel momento in poi sono tantissimi i ruoli che l'attrice ha interpretato, spaziando dalla commedia al genere drammatico. Una personalità, la sua, che le ha permesso di reggere il confronto con attori maschi del calibro di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, considerati i "re" della commedia brillante.

Tra i suoi film spiccano: "Modesty Blaise" (1966); "Ti ho sposato per allegria" (1967); "La ragazza con la pistola" (1968); "Amore mio, aiutami" (1969); "Ninì Tirabusciò" (1970); "Polvere di stelle" (1973); "Tosca" (1973); "Teresa la ladra" (1973); "Io so che tu sai che io so" (1982); "Flirt" (1983); "Scandalo segreto" (1990, di cui è stata anche sceneggiatrice e regista).

«Addio a una icona del grande cinema italiano, Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1995 e vincitrice di numerosi altri premi. Forte, moderna e vera, Monica Vitti appartiene a quella categoria di donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia cinematografica, musa di grandi registi del calibro di Antonioni e Monicelli, che l’hanno fatta diventare protagonista indiscussa della commedia italiana». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare e salutare la grande diva italiana.

Articolo originale su Today
 

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