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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il 25% dei negozi di Venezia è chiuso. Confesercenti chiederà mini plateatici per tutte le attività

Un forte impatto dovuto agli strascichi della pandemia. Nel 2020 il dato si era cristallizzato sul 5% del totale

Un impatto devastante quello della pandemia sulle attività commerciali di Venezia. Un'analisi di Iuav, presentata questa mattina nella sede di Confesercenti, restituisce un quadro di almeno 790 negozi chiusi nel 2021, il 25% di quelli censiti. E il dato assume una connotazione più significativa se correlato a quello del 2020, quando gli esercenti con le serrande abbassate si attestavano sul 5% del totale.

Come spiegato questa mattina da Laura Fregolent, docente di Iuav, «almeno 472 chiusure sono da attribuire agli effetti della pandemia, ma non possiamo escludere a priori che le 318 escluse dal conteggio siano state chiuse a causa del Covid». Del resto si tratta di attività che erano riuscite a reggere l'urto dell'acqua granda del novembre 2019. Il dato si fa ancora più impietoso se si guarda alla sola zona di San Marco, dove, secondo lo studio, 232 negozi hanno continuato a prestare i propri servizi, 55 sono stati abbandonati e 89 hanno deciso volontariamente di tenere chiuso. La spiegazione c'è: «Aprire i negozi in una zona in cui circolano quasi esclusivamente turisti, - ha ricordato Fregolent - quando turisti ce ne sono pochi, comporta oneri insostenibili per gestori e proprietari».

Calli intere con negozi sfitti, manichini spogli in vetrina e carta straccia all'interno. La presidente di Confesercenti Veneto, Cristina Giussani, punta anche il dito contro la «mancata programmazione dei Musei Civici. Sono rimasti aperti solo nei weekend, - ha spiegato - ad esclusione di Palazzo Ducale e del Correr. I 12 musei potrebbero essere il volano per attrarre un turista diverso, che a sua volta chiederà di acquistare prodotti diversi da souvenir e paccottiglia. Non è facile, ma se non ci comincia a fare qualcosa, non ci saranno mai risultati».

L'associazione di categoria, ora, tornerà a farsi sentire con il Comune di Venezia, per cercare di dare respiro alle attività. «Avevamo già chiesto in passato di garantire un mini plateatico per tutti i negozi, non solo per bar e ristoranti, - ha continuato Giussani - ma non siamo stati ascoltati. Ora chiederemo nuovamente un piccolo spazio esterno, basterebbero due metri quadrati, per permettere agli esercenti di servire meglio i clienti e attirare di più i passanti».

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