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Cronaca

Le varianti fanno paura: no alle riaperture serali col nuovo Dpcm, si va verso la stretta

Il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri dovrebbe essere presentato dopo il report dell'Iss. Intanto oggi Speranza comunicherà alle Camere parte dei provvedimenti

I dati non sono incoraggianti sul fronte dell'epidemia, questo è quanto dicono gli scienziati. Ed è proprio sulla scorta delle indicazioni dei tecnici che il nuovo Governo Draghi sta lavorando sul Dpcm che sostituirà quello in vigore fino al 5 marzo (l'ultimo dell'esecutivo precedente).

Le misure previste per il nuovo Dpcm

Stando alle indiscrezioni, come riporta oggi Today, il nuovo decreto dovrebbe essere varato dopo i dati del 41° report dell'Iss (Istituto superiore di sanità), previsto, come di consueto, per venerdì. Intanto, dopo le dichiarazioni di Anci e della conferenza dei governatori, ieri il ministro della Salute Roberto Speranza e gli esperti del Comitato tecnico scientifico (Cts) hanno frenato sulle riaperture di ristoranti e bar dopo le 18, segnalando il rischio contagi, specie alla luce delle nuove varianti. «Abbiamo rappresentato al presidente del Consiglio i dati e i numeri, noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente», ha spiegato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, al termine della riunione. «Non abbiamo parlato di riaperture, se ne parlerà in un'altra occasione», ha aggiunto, anche se è noto che gli esperti sono stati finora contrari al semaforo verde a impianti da sci, cinema e palestre.

A quanto trapelato, per il momento rimarrà la divisione dell'Italia in fasce colorate, ma sembra finita nel cassetto l'idea di istituire una zona arancione nazionale per limitare la diffusione del contagio. Se la situazione dovesse peggiorare, il Governo potrebbe decidere per un blocco di alcune settimane generalizzato, o comunque inasprire le misure attualmente in vigore.

Questo perché vista la situazione dei contagi e i pericoli dello scoppio della Terza Ondata, l'idea è di rimandare il più possibile le aperture e varare invece alcuni stop. Oggi Speranza illustrerà alle Camere la situazione preoccupante e le misure di precauzione del prossimo provvedimento. La certezza, ad oggi, è che l'esecutivo di Governo sceglierà di procedere sulla strada della prudenza, vista la situazione non certo confortante per il futuro.

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