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Cronaca Burano

Buranelle scomparse da 22 anni, dichiarazione di morte presunta

L'Agenzia delle Entrate pretende che tutto sia in regola e, dopo oltre due decenni, chiede di mettere ordine nelle successioni della famiglia

Da 22 anni Burano si chiede che fine abbiano fatto Paola Costantini e Rosalia Molin, due ragazze scomparse il 27 ottobre di oltre due decadi fa, ma nessuno ha mai scoperto nulla e ora, a causa dei legacci della burocrazia, per i familiari di Paola sembra essere arrivato il momento di rinunciare a cercare. Lo racconta il Gazzettino, che spiega anche come, dietro a questo “obbligo” ci siano le ragioni dell'Agenzia delle Entrate.

MOTIVI LEGALI – A parlare al quotidiano locale è stata una delle sorelle della scomparsa, che spiega come, dopo la morte di uno dei fratelli, le pratiche per la successione hanno costretto i famigliari a far partire la procedura per la dichiarazione di morte presunta di Paola. Appena qualche anno fa la famiglia aveva firmato per mantenere i nomi delle due donne sparite da Burano nell'elenco delle persone scomparse e, sette anni fa, quando morì la madre di Paola, la casa di famiglia venne divisa come se le due fossero ancora al tavolo del notaio.

La morte di uno dei fratelli di Paola, però, ha spinto l'Agenzia delle Entrate a chiedere che la situazione fosse normalizzata una volta per tutte: le pratiche per la successione servono sul tavolo entro un anno e così, a sei mesi dalla morte dell'uomo, i parenti hanno dovuto far partire la dichiarazione di morte presunta per le due buranelle cercate da 22 anni. Un gesto che, nonostante l'ultimo annuncio pubblicato sui quotidiani, per la famiglia suona come una resa incondizionata alla sorte delle due ragazze sparite dalla laguna in un giorno di ottobre mai troppo lontano.

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