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Cronaca Lido / Lido di Venezia

Salgono sulla balaustra del red carpet, parapiglia a Lido: spintoni tra attiviste e Digos

L'azione di protesta di alcune militanti che volevano srotolare uno striscione alla Mostra del Cinema: "No rape culture". «Via i riflettori da chi è stato denunciato per molestie e violenze». Gli agenti le allontanano, loro: «Afferrate e strattonate»

Parapiglia a Lido lunedì sera dove alcune attiviste hanno provato a salire sul muretto che separa il red carpet dal pubblico della Mostra del Cinema, per esporre la scritta "No rape culture" (nessuna cultura dello stupro) e sono state allontanate dagli agenti della Digos. «Ci hanno spinte via, strattonate e una di noi è caduta. Stiamo bene, ma questa reazione è stata troppo violenta e non ce l'aspettavamo», ha commentato Federica. Nessuna conseguenza per i poliziotti che durante il corpo a corpo hanno parato qualche "colpo basso". Poi le ragazze fatte spostare dalla balaustra hanno ripreso la loro protesta. Una trentina le attiviste, di cui poco più di una decina ha tentato l'azione in un'area interdetta. 

«Il nostro obbiettivo era quello di allontanare i riflettori dal carpet di Woody Allen, regista che come altri (Luc Besson e Roman Polanski) ha trovato spazio alla Mostra, che li ha invitati, nonostante le denunce di molestie e violenze nei loro confronti. Non ci interessa - chiarisce Federica - che non siano stati condannati: si tratta di persone facoltose, in grado di pagare costosi avvocati e farsi assolvere». Le attiviste hanno puntato il dito anche contro Luca Barbareschi. «Dice che le donne denunciano per attirare l'attenzione, come se fosse facile e indolore decidere di raccontare le violenze subite. Dare spazio a queste persone significa aprire alla normalizzazione della violenza di genere anche nel mondo dello spettacolo, dove spesso si replicano ricatti e squilibri di potere. Barbareschi è noto alle cronache per le esternazioni misogine, sessiste e omofobe - affermano - Il nostro intento era quello di esporre la scritta “No rape culture” utilizzando i nostri corpi, cosa che è stata violentemente impedita dalla polizia».

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