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Il terminal / Cavallino-Treporti

Scontro tra Aci e il Comune sulla gestione del parcheggio di Punta Sabbioni

Capuis: «A rischio 16 posti di lavoro». Risponde la sindaca Nesto: «La concessione è scaduta da tempo, il parcheggio è fatiscente e abbiamo scelto di gestirlo direttamente»

Il Comune di Cavallino Treporti prende in gestione diretta il park del terminal di Punta Sabbioni e l'Aci, Automobile club Italia, protesta con forza. «Sedici persone rischiano di restare senza lavoro», dice il presidente dell’Aci Venezia, Giorgio Capuis, che si rivolge alla sindaca Roberto Nesto chiedendo di sospendere l'atto.

La disputa riguarda il parcheggio auto (350 posti) e pullman (una sessantina) a ridosso del terminal, porta di accesso per le isole e Venezia, che l'Aci gestisce da più di 35 anni. Dei 16 lavoratori coinvolti, precisa il club, dieci sono impiegati in Aci Gestioni, cinque in Aci Venezia Tourist srl e uno in Aci Venezia (7 di questi direttamente al posteggio, altri 9 nella sede dell’ente a Mestre). «Siamo senza parole - ha detto una di loro, Francesca Attardi - al solo pensiero di dire ai miei figli che non avrò più un lavoro mi viene da piangere». Tra l’Aci e il Comune è in atto una vertenza su cui deve ancora pronunciarsi il Tar, ma Capuis propone all'amministrazione di mettersi al tavolo per cercare soluzioni. Nel frattempo i lavoratori sono impegnati in un picchetto di protesta.

Per la sindaca Nesto, le cose stanno in modo diverso. «Le decisioni dell'amministrazione si basano su questioni che Giorgio Capuis conosce bene. La concessione è scaduta da tempo, Aci ha occupato dal primo gennaio senza titolo l’area e l’immobile. Capuis sostiene di aver fatto investimenti nel tempo, di fatto il parcheggio è fatiscente e quasi in stato di abbandono. Per questo motivo abbiamo convenuto di gestirlo direttamente». Inoltre, aggiunge, «abbiamo spiegato da tempo al concessionario le nostre intenzioni, esaminando anche le loro proposte. Abbiamo preso la decisione di affidare direttamente la gestione a Ct Servizi, la partecipata del Comune già responsabile della gestione di tutti i parcheggi comunali, ritenendo tale scelta un beneficio per i nostri residenti e pendolari».

La sindaca conclude spiegando che «fin dall'inizio di questo processo abbiamo adottato un approccio trasparente, conducendo incontri con tutti gli attori coinvolti, compresa Aci. La società era da tempo consapevole che avrebbe dovuto cedere il parcheggio. Tuttavia, anziché affrontare il problema, ha continuato la gestione come se nulla fosse, probabilmente assumendo nuovi impegni contrattuali con gli utenti del servizio, ai quali consiglio di rivolgersi ad Aci per eventuali rimborsi. Il Comune ha visto riconosciute le sue ragioni, seppur in via cautelare dal Tar Veneto due volte, una volta dal Consiglio di Stato». Per l'amministrazione comunale, in conclusione, c'è stata «una gestione superficiale da parte della società, che non si è preoccupata in 35 anni di rinnovarsi e, fino alla formale richiesta di sgombero, di informare i dipendenti sul loro futuro lavorativo».

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