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Cronaca

Referendum comunali secondo giorno, Cgil: "Superato il 50% degli aventi diritto al voto"

Sigle sindacali a sostegno della consultazione soddisfatte della risposta dei lavoratori: "Grande partecipazione democratica, giusta strada per riconquistare il contratto decentrato"

Seconda giornata di referendum per i lavoratori comunali, nei vari seggi "di fortuna" allestiti in centro storico a Venezia e in terraferma. I sindacati esprimono soddisfazione per la partecipazione che, scrivono, ha superato il 50% degli aventi diritto al voto.

"Noi delle sigle Rsu Cgil, Uil, Diccap, Csa e Cobas invitiamo i lavoratori a continuare a partecipare al voto fino a venerdì. Per rispondere alle accuse gravissime lanciate dal sindaco Luigi Brugnaro che evidentemente o non sa di cosa parla oppure vuole creare un clima pesante e minaccioso nei confronti dei dipendenti comunali per provare ad intimidirli e fare in modo che le persone scelgano di non votare".

"Brugnaro usa termini come 'intimidazione' - afferma Daniele Giordano della Funzione Pubblica - per riferirsi ad una libera consultazione democratica non volendo riconoscere la realtà dei fatti che è molto semplice: i lavoratori non si fanno spaventare da chi confonde il ruolo di sindaco con quello di 'padrone'. È sicuramente che il primo cittadino abbia convocato per tutta la giornata i dirigenti, direttori e responsabili dei servizi per delegittimare il referendum".

E ai colleghi della sigla Cisl, l'unica a sottoscrivere il contratto voluto dal sindaco, gli altri sindacati rispondono: "Se sono convinti che i lavoratori crederanno che aver trasformato la produttività da collettiva ad individuale, aver avallato le idee vincenti, aver monetizzato in una ridicola mancia la distruzione dei servizi educativi, facendo lavorare a cottimo la polizia locale su quante borse sequestrano e sulla riduzione delle pause fisiologiche sia difendere i diritti dei lavoratori, gli facciamo gli auguri nella speranza che trovino qualcuno disposto a credergli. Continuiamo a chiedere ai lavoratori di andare a votare perché serve la più grande risposta democratica possibile per respingere quanto sta accadendo e per riconquistare il contratto decentrato, riaprire il tavolo di trattativa che nessuna amministrazione può pensare di chiudere di fronte a centinaia di lavoratori che chiedono, nel proprio posto di lavoro, confronto e democrazia".
 

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