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Cronaca

Renzi a Venezia alla Digital Week, tra i comitati "guerra" di lettere

Il presidente del Consiglio è arrivato all'Arsenale per inaugurare la kermesse europea. Manifestazione dei No Mose e dei No Grandi Navi

E' arrivato in barca direttamente dall'aeroporto Marco Polo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato accolto con sorrisi e pacche sulle spalle, certo, ma anche dalla manifestazione di circa duecento persone fuori dall'Arsenale interessate non tanto alla Digital Venice Week, ma a sottolineare ancora una volta lo tsunami da cui la città è stata colpita con lo scandalo Mose. I comitati si sono fatti sentire (anche con musica e slogan) dichiarando fin da subito di voler incontrare il capo del Governo. Al termine delle tratttive con il cordone di polizia e di carabinieri posto a difesa dell'Arsenale sei rappresentanti dei comitati hanno avuto la possibilità di superare il dispositivo di sicurezza e addentrarsi nella darsena grande.

Poi Marta Canino, rappresentante dei centri sociali e dei No Grandi Navi, è salita a bordo di una barca per raggiungere le tese della Digital Week. Ad aspettarla il prefetto Domenico Cuttaia, il questore Vincenzo Roca e Ilva Sapora, direttrice del dipartimento Cerimoniale che avrebbe assicurato una risposta da parte del premier. Anche al documento dei Sì Grandi Navi, riusciti anche loro a ritagliarsi un faccia a faccia con lo staff di Renzi. Nella missiva dei No Nav, naturalmente, tutta la rabbia per lo scandalo che ha terremotato la laguna, con delle richieste precise: in primis l'indizione subito delle elezioni a Venezia, prima di convocare il Comitatone, in secondo luogo la cancellazione della concessione unica al Consorzio Venezia Nuova e il blocco dei lavori alle bocche di porto. In modo da attuare dei controlli seri su ciò che già è stato espletato. Non manca nemmeno un "no" secco allo scavo del Contorta-Sant'Angelo e la richiesta di sospensione dei finanziamenti del Cipe.

IL DISCORSO DI RENZI: "ITALIA, BASTA PIANGERSI ADDOSSO"

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I riflettori, dunque, sono stati tutti puntati sull’Arsenale dove alle 10.40 è arrivato Renzi, accompagnato dalle ministre Madia e Guidi per inaugurare la Digital Venice Week. Il presidente del Consiglio è sceso di fronte alla tesa 105 per discutere della “Carta di Venezia”, un documento sui punti-chiave per le politiche digitali in Europa. Con lui sono intervenuti anche il vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, i rappresentanti di molti governi europei e delle principali aziende internazionali del settore digitale delle telecomunicazioni. Prima, però, si è fermato a parlare con una decina di dipendenti del Consorzio Venezia Nuova, che lo hanno salutato con un applauso. I lavoratori hanno espresso le loro preoccupazioni per il futuro, contenute anche in una lettera aperta resa nota già lunedì (DETTAGLI). Il premier ha ricordato che la magistratura deve fare il suo corso. Obbligata poi la domanda sul Mose: "La nostra posizione già la sapete", ha dichiarato Renzi ai giornalisti, che poi ha augurato buon lavoro al commissario prefettizio Vittorio Zappalorto: "Gli spetterà un impegno significativo nei prossimi mesi".

Renzi a Venezia, manifestazioni e agenda digitale all'Arsenale

LA PARTITA POLITICA - Ad accogliere all’aeroporto il presidente del Consiglio c’erano il segretario regionale del Partito Democratico, Roger De Menech, quello Metropolitano, Marco Stradiotto, il coordinatore cittadino, Emanuele Rosteghin e l’ex vicesindaco Sandro Simionato. “Il Premier – confermano i quattro esponenti Democratici – ha garantito il proprio impegno personale e politico, e quello di tutto il governo, per trovare le migliori soluzioni al “caso Venezia”. “In un momento così difficile per tutta la città, per la nostra Regione e per il Pd sapere di poter contare sulla sua disponibilità e attenzione è, per noi, motivo di grande sollievo: sappiamo che il percorso da compiere sino alla “normalizzazione” sarà lungo e faticoso, ma avvertire concretamente la vicinanza del presidente del Consiglio ci spinge a raddoppiare gli sforzi” .

IL PRESIDENTE DEL VENETO ZAIA - "Pur con tutto il rispetto - ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia - la partita dei comitati non agevola la soluzione delle questioni aperte, anche perché, se mettessimo in fila tutte le pur legittime istanze, arriveremmo alla mummificazione. Non va invece mai dimenticato che questa città vive di turismo, manifattura, terziario, portualità e chimica: mi chiedo se ci sia al contrario ancora qualcuno che pensa che il futuro di Porto Marghera sia un campo da golf". Sulle crociere Costa "scippate" a Venezia da Trieste Zaia ha osservato che "Serracchiani ha fatto bene il suo lavoro, riuscendo a portarci via le navi della Costa, ma noi abbiamo la necessità di tamponare questa situazione, di risolvere il problema della crocieristica e soprattutto di spingere sul porto offshore".

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