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Cronaca Burano

Amici e familiari ricordano Paolo Andrich con una messa all'isola di San Francesco del Deserto

Sabato 14 agosto, a Burano, l'omaggio al 57enne scomparso recentemente: un centinaio di persone da tutto il mondo arriverà a Burano per lasciare una scia di fiori colorati in laguna

Una scia colorata di petali di fiori in laguna per ricordare Paolo Andrich: è l'intenzione dei numerosi amici che sabato 14 agosto si sono dati appuntamento all'imbarcadero di Burano alle 16.45 per raggiungere poi con un corteo di imbarcazioni l'isola di San Francesco del Deserto, dove, alle 17.30, sarà celebrata la Messa dedicata ad Andrich, titolare della casa museo "Lucio Andrich" di Torcello scomparso recentemente. Avrebbe compiuto 57 anni il giorno di Ferragosto ma un malore fatale lo ha portato via da quello che lui definiva il "suo paradiso terrestre", ovvero la palude della rosa dove fenicotteri, salicornia e statice trovano il loro habitat ideale.

Paolo era rimasto incantato da quei luoghi nel periodo in cui aveva assistito lo zio, malato, e aveva deciso di trasferirsi lì definitivamente. Lo zio Lucio era l’ultimo professore di mosaico all’Accademia di Venezia e in quel luogo aveva vissuto con la moglie Clementina, trovando l’ispirazione per lavorare tutte le materie dal legno alla ceramica, dal vetro alla seta. Paolo, erede delle opere, aveva deciso di avviare le procedure per conservare e tutelare al meglio le opere presenti nell’abitazione: una catalogazione tuttora in corso e curata dalla sovraintendenza delle belle arti.

Di tanta bellezza aveva fatto motivo di condivisione con in suoi racconti durante le visite, i video postati sui social e le testimonianze quotidiane. C’era un popolo di followers connesso che aspettava il filmato dell’alba, il tramonto con scatti e riprese giornalieri capaci di restituire un’emozione continua verso la natura e i suoi cicli. Turisti, intellettuali, attori, cantanti, professionisti dello spettacolo, imprenditori, cittadini, giornalisti, politici e semplici appassionati hanno ascoltato dal vivo le sue storie, leggende e i vari contributi: abbinava poesia e archeologia, principi urbanistici e di architettura. Indimenticabile il suo Filò con i versi di Andrea Zanzotto recitati sotto il portico. Da Parigi a Sidney, da Londra a Basilea ma anche da ogni parte del Veneto e dell’Italia in molti si stringeranno al dolore delle due sorelle Viviana e Pierangela che da Agordo sono scese in questi giorni per onorare la figura del fratello.

Si dovrà aspettare ancora settembre per l’ultimo saluto, il tempo necessario per rispettare le norme vigenti  dopo la cremazione già avvenuta. Chi non potesse partecipare può seguire l’evento in diretta su facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/andrea.reggianini. 

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