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Cronaca Spinea / Viale Viareggio, 30A

Ha un nome l'uomo trovato senza vita sul Rio Cimetto

È Bruno Bevilacqua, un sessantenne del Villaggio dei Fiori a Spinea, la persona che le forze dell'ordine non hanno potuto identificare per molte ore poiché al momento del recupero non aveva documenti

Molte ore dopo il suo ritrovamento, domenica, non c'era ancora l'identità dell'uomo recuperato senza vita dai sommozzatori dei vigili del fuoco lungo il Rio Cimetto, il corso d'acqua che attraversa il Villaggio dei Fiori a Spinea. Eppure Bruno Bevilacqua, scoperto da un passante che ha denunciato ai carabinieri non è morto molto lontano da casa. Poco più che sessantenne, sposato con due figli e dei nipoti, l'uomo risiede al Villaggio dei Fiori. Quello che ha reso più difficile l'identificazione è stato il fatto che una volta portato a terra i militari addosso non gli hanno trovato alcun documento.

Hanno dovuto fare delle ricerche per restringere il campo sulle famiglie conosciute in zona, e tentare di rintracciare così i congiunti di Bevilacqua. D'altra parte nessuno, almeno fino a ieri mattina, sembrava aver segnalato il mancato rientro dell'uomo. Al momento, in base agli accertamenti, per gli inquirenti si tratterebbe di una morte naturale, presumibilmente avvenuta a causa di un malore. Ma la sicurezza arriverà solo dai risultati dell'autopsia che la Procura ha disposto sul corpo. Bruno Bevilacqua, di etnia rom e campano di origini, era arrivato da Pontecagnano Faiano quando era un ragazzo. Si era stabilito a Marghera, dove oggi risiedono ancora dei nipoti e lontani parenti, e aveva messo su famiglia. Un'esistenza non semplice, si racconta, me neppure solitaria dal momento che i famigliari cercati un po' alla volta sono stati trovati. Il giallo rimane invece sul rinvenimento dell'uomo, senza vita e riverso nell'acqua poco profonda del Rio Cimetto. Forse Bevilacqua era uscito di casa per fermarsi fuori più giorni, e sapendolo i famigliari non l'hanno cercato. O al contrario, voleva rientrare subito ma si è sentito male durante il percorso, e magari quando è uscito i suoi non erano in casa. «Una tragedia umana - commenta la sindaca di Spinea, Martina Vesnaver - Non era una persona seguita dai servizi sociali. Dispiace ci sia voluto un po' per capire chi fosse». Non sono stati trovati segni di violenza sul corpo.

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