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Cronaca Marghera / Piazzale Emmer

Si lotta contro il degrado con un orto condiviso nel parco Emmer

La riqualificazione dell'area verde anche attraverso uno spazio in cui si può coltivare in maniera condivisa. Spazi per adulti e bambini

Cresce il progetto di riqualificazione e rivitalizzazione del Parco Emmer a Marghera sud: dopo gli interventi di ricollocazione e sistemazione dell'area giochi, la sistemazione delle collinette, il potenziamento del servizio di pulizia e di attività di animazione, da sabato 22 marzo entrerà nel vivo la realizzazione di un orto condiviso. A darne l'annuncio e presentare i vari appuntamenti in programma, questa mattina al parco si è tenuta una conferenza stampa, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale all’Ambiente e Città sostenibile, Gianfranco Bettin, il presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, il dirigente del settore Tutela del Verde pubblico e del Suolo, Mario Scattolin, gli operatori del Servizio Etam-Animazione di comunità e territorio, i rappresentanti dei cittadini e delle associazioni che hanno collaborato attivamente alla realizzazione dell’intervento.

Il Servizio Etam dell'Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Venezia, in collaborazione con l'Assessorato all'Ambiente, la Municipalità di Marghera, Veritas, il gruppo “Vivi-AMO il Parco Emmer”, la cooperativa Limosa, l'associazione “ComuniCare” e la parrocchia di Gesù Lavoratore, ha sviluppato l'idea di realizzare un orto sinergico curato dagli stessi cittadini, nell'ex area giochi del parco. Si inizia sabato 22 marzo, alle 15.30, con la lavorazione del terreno e la pacciamatura per i grandi, mentre i più piccoli potranno dedicarsi alla costruzione di uno spaventapasseri e di una cassa per il compostaggio.

Sabato 5 aprile si continua con il trapianto e la semina degli ortaggi e l'irrigazione, mentre i bambini si divertiranno a realizzare cartelli con pantografo e impareranno quali sono gli insetti utili. Sabato 12 aprile si prosegue con la preparazione delle aiuole e la semina delle piante officinali, la costruzione del setaccio per il compost e la tintura delle uova pasquali.

“Cambiare un parco progettato in un certo modo non è semplice – ha spiegato l'assessore Bettin – ma nel corso degli anni le cose cambiano e, da parte delle istituzioni che l'hanno realizzato, ci deve essere l'elasticità e la capacità di accogliere le richieste della cittadinanza e affrontare le problematiche insorte. Da questo punto di vista molto si può fare con la cura del verde, modificando o spostando certe piante in modo da evitare che diventino rifugio e nascondiglio per delinquenti e vagabondi”.

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