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Cronaca San Marco / Calle Riva Carbon

Comunali, tweet di Grasso porta la pace ma si pensa ad altre proteste

Lunedì l'assedio di Ca' Farsetti è stato interrotto grazie alle garanzie del presidente del Senato, ma per giovedì si prepara già un corteo acqueo

Galeotto fu il social network. Negli anni del 3G e degli smartphone sempre connessi, non dovrebbe forse stupire più di tanto che a risolvere la tesissima situazione di lunedì a Ca' Farsetti sia stato un “tweet”, un cinguettio virtuale del presidente del Senato Pietro Grasso, che rispondendo ad un appello lanciato sempre attraverso il noto portale internet ha comunicato quasi in diretta la firma per gli emendamenti “salva città”, la cui bocciatura (imprevista) di giovedì scorso aveva scatenato proteste in tutta Italia. Il botta e risposta via web ha alleggerito l'aria in Comune, dove lunedì gli stessi lavoratori di Ca' Loredan avevano protestato dopo una marcia lungo Strada Nuova.

LE PROTESTE DI LUNEDÌ A VENEZIA: FOTO E DIRETTA

LUNGA BATTAGLIA – I dipendenti comunali erano partiti alle 15 da campo San Leonardo, dopo un'assemblea nella sala omonima, e nonostante i tentativo delle forze dell'ordine per deviarli a San Luca, hanno raggiunto Ca' Farsetti sventolando un muro di badge e pretendendo di entrare durante il Consiglio comunale. I manifestanti sono stati tenuti a freno a stento dagli stessi organizzatori del corteo e, dopo una lunga bagarre sull'uscio della sede comunale, erano riusciti ad entrare e guadagnare l'androne. Intorno alle 17.30, però, la risposta del presidente del Senato ha finalmente raffreddato gli animi: Grasso ha spiegato di aver firmato la nota di assegnazione in sede deliberante del ddl che recupera gli emendamenti esclusi dal dl “Salva Roma”, inviando in giornata e con carattere d'urgenza il provvedimento alla commissione deliberante.

MOZIONE DI SFIDUCIA: ORSONI RESISTE

ANCORA IN CAMPO – Se il tweet di Grasso è riuscito a placare la furia dei quasi duemila lavoratori che ieri si sono accaniti contro l'amministrazione veneziana, lo stesso risultato non è stato però raggiunto con i sindacati, che, poco rassicurati da un messaggio di 140 caratteri via web, non rinunciano alle prossime manifestazioni previste. Mercoledì le “teste” del corteo puntano a raggiungere Roma in pullman per farsi sentire a palazzo Chigi nel primo giorno di lavoro del governo Renzi, mentre per giovedì grasso si punta ad un corteo acqueo sul Canal Grande, eventualità che però non sembra piacere granché alle forze dell'ordine, che potrebbero quindi non dare il via libera. Saranno insomma due settimane di fuoco, e per rendere il tutto ancora più “caldo” si pensa già di collegarsi con le proteste simili di Firenze, Vicenza e altre città.

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