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Cronaca

In Riviera del Brenta arrivano le scarpe "green" che non inquinano

Presentati prototipi di colle scaturiti dalla collaborazione tra il Consorzio maestri calzaturieri e l'ateneo. Il loro utilizzo soddisferà i clienti e farà risparmiare le aziende nei costi di produzione

Scarpe "green" a basso impatto ambientale. E' la novità messa a punto nel veneziano grazie alla collaborazione tra il Consorzio Maestri Calzaturieri e l'Università Cà Foscari con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatiche e Statistiche e il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanostrutture. Il Consorzio e l'ateneo veneziano hanno unito le loro competenze lavorando insieme al progetto che si è avvalso di finanziamenti regionali.

Le ricerche e le prove condotte in laboratorio hanno portato alla formulazione di diversi prototipi di colle che hanno dato degli ottimi risultati preliminari su tomaie e in generale nell'incollaggio di pelli impiegate nel settore calzaturiero. Il prossimo obiettivo? Applicare il know-how universitario di questi solventi nel campo della produzione di scarpe. I solventi innovativi che le costituiscono fanno parte della famiglia dei dialchil carbonati, composti non-pericolosi secondo la normativa Ocse, e si sostituiscono a quelli attualmente usati che spesso sono dannosi per la salute e l'ambiente.

Lo studio di solventi contenenti unità alchil carbonate non solo hanno mostrato tossicità praticamente nulla, ma hanno dimostrato di avere permesso prestazioni superiori a quelli comunemente usati per tali utilizzi impiegando una minore quantità di solvente. I vantaggi delle 'scarpe verdi' saranno notevoli: le aziende potranno soddisfare i segmenti di consumatori più sensibili agli aspetti ecologici e all'impatto ambientale dei prodotti. Otterranno benefici eliminando o ridimensionando gli impianti di aspirazione, con risparmio di costi fissi legati all'energia e alla manutenzione. (Ansa)

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