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Cronaca

Sprangate e bombe carta durante Venezia-Bari, Nsc: «Serve un cambio di marcia»

L'attacco del Nuovo Sindacato Carabinieri: «Rischi evitabili, logistica da rivedere»

Sprangate e bombe carta. Sono due i carabinieri e tre i poliziotti rimasti feriti domenica in occasione della partita di serie B tra Venezia e Bari allo stadio Penzo.

«Piena solidarietà ai poliziotti e ai militari in servizio al 4° Battaglione Veneto, coinvolti dall'orda barbarica delle due tifoserie - dice Massimo Salciccioli, segretario aggiunto di Venezia e dirigente organizzazione mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) -. Abbiamo già evidenziato tutto il nostro disappunto sulla logistica dei carabinieri  allo stadio, lasciati a piedi, costretti il  più delle volte al fai da te riguardo il trasporto del materiale di protezione assegnato». Secondo quanto riporta il sindacato «le sacche contenenti le protezioni in dotazione vengono depositate in un angolo all’esterno dello stadio con un operatore a guardia, distante una trentina di metri dalla squadra. Una circostanza che ha esposto i colleghi ad altissimi ed evitabili rischi, e poteva andare peggio».

«Serve un cambio di marcia»

Una folla che, nell’euforia del momento, risulta imprevedibile e soggetta a potenziali eccessi dai risvolti spiacevoli. «Chiediamo un cambio di marcia - aggiunge Salciccioli - al fine di evitare un futuro che ci riporti ai primi anni 2000, quando andare allo stadio era sinonimo di preparazione per una guerriglia urbana, oltre a un'attenta valutazione delle carenze infrastrutturali che riguardano lo stadio Pier Luigi Penzo».

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