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Cronaca Chioggia

Allevamenti abusivi di cozze: i carabinieri ne sequestrano 3 mila chili

Operazione dei militari della motovedetta di Chioggia, in servizio di controllo lungo il canale di Pellestrina

Tre tonnellate di cozze sequestrate. È il risultato dei controlli effettuati nella mattinata di martedì dai carabinieri della motovedetta di Chioggia, impegnati in un'attività di repressione delle violazioni in materia di pesca e acquacoltura.

I militari, mentre erano in navigazione lungo il canale di Pellestrina, hanno notato diverse cime con un’estremità in acqua e l’altra legata a delle corde, mantenute tra due gruppi di briccole distanti tra loro qualche decina di metri, a ridosso della banchina del canale. Insospettiti dal loro peso, i carabinieri hanno provato a sollevarne qualcuna, scoprendo che su ciascuna estremità in acqua era presente una resta di mitili - una rete di plastica a forma di "tubo" usata per l’accrescimento delle cozze.

Complessivamente, tra i due gruppi di briccole, sono state trovate un totale di 126 reste di cozze, di proprietà di un uomo residente a Pellestrina, giunto poco dopo sul posto. Per la modalità in cui i mitili erano stati immersi in acqua e per la quantità di prodotto rinvenuta, l’attività è risultata riconducibile a un allevamento di molluschi (due, nella circostanza) e quindi regolata da una precisa normativa. Il proprietario, tuttavia, non era in possesso delle autorizzazione, a maggior ragione perché nell'area in cui si trovavano le cozze sono preclusi la pesca e l'allevamento.

Al termine degli accertamenti del caso, i molluschi, il cui valore è stato quantificato in circa 10 mila euro, sono stati sequestrati e rigettati nelle acque lagunari, all'esterno del canale navigabile, per ripristinarne il ciclo vitale. Il pescatore, invece, è stato sanzionato per oltre 3 mila euro.

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