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Cronaca

Sgravi fiscali, la legge "salva-imprese" è realtà: «Così risparmieranno 30 milioni»

Lo comunica il deputato Pd Michele Mognato: "Notizia straordinaria". Coinvolte centinaia di aziende veneziane a cui sono state chieste indietro somme ottenute come aiuti negli anni '90

Saranno in molti a tirare un sospiro di sollievo. Arriva la legge "salva-imprese", un provvedimento invocato a lungo che permetterà a centinaia di aziende veneziane di risparmiare un bel po' di soldi. A comunicarlo è Michele Mognato, deputato veneziano del Pd: "Dopo la Camera anche la commissione lavoro del Senato in legislativa ha approvato il disegno di legge relativo alla nota questione degli sgravi per le imprese di Venezia e Chioggia. È un fatto straordinariamente positivo che chiude una lunga vicenda e può quindi evitare conseguenze drammatiche per imprese e lavoratori. Lo stesso Comune di Venezia, con le sue aziende, ne avrà un beneficio non da poco. Era a rischio una parte importante dell'economia della nostra città metropolitana. In questi anni e negli ultimi mesi è stato fatto un lavoro importante e faticoso che ha visto protagonisti le associazioni di Confindustria, Lega Coop e Ava, i tanti parlamentari coinvolti (Martella, Moretto, Venittelli, Murer, Zoggia, Casellato, Dalla Tor, Favero, Casson), i sottosegretari Baretta e Gozi ed i presidenti di commissione Damiano e Sacconi".

La questione vedeva spettatrici interessate centinaia di aziende del territorio, che si sono viste richiedere indietro, dopo una sentenza dell'Unione europea, somme ingenti calcolate sugli interessi composti degli sgravi ricevuti, assimilati ad aiuti di stato. Per questo motivo il Parlamento è corso ai ripari, con l'approvazione di una legge secondo cui i soldi da "scucire" dovrebbero essere calcolati in base agli interessi semplici, e non composti. Insomma, si parlerebbe di somme sensibilmente inferiori (con risparmio di circa 30 milioni di euro). In grado di non mettere in difficoltà i bilanci delle aziende, molte delle quali altrimenti sarebbero finite a gambe all'aria. 

La  XI commissione permanente del Senato aveva deciso di esaminare il disegno di legge in sede deliberante. Nessun passaggio in Aula, dunque, ma l'ok definitivo arrivato direttamente in commissione. Un iter di molto accorciato e le spalle delle imprese liberate di un pesante "fardello".

“Esprimo la mia più viva soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo portato avanti dalle principali categorie economiche e dai parlamentari veneziani cui va il nostro ringraziamento – dichiara Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia - Per le nostre aziende, alle prese con una difficile congiuntura economica, questo è un passo importante. Il lavoro di squadra si rivela sempre vincente. Mi auguro sulla scia di questo risultato che si possa avviare un tavolo di collaborazione con il governo per far riconoscere in Europa, e questa volta legittimamente, la specificità  di chi opera in un contesto disagiato quale la laguna. È un periodo in cui ci sono molti, troppi ostacoli al “fare impresa”. È necessario intervenire in modo strutturale perché non si ripresentino più situazioni come queste". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Cristiano Ferro, presidente della sezione vetro di Confindustria, che rappresenta la maggioranza delle aziende interessate al provvedimento: “Ringrazio Confindustria per l’impegno profuso su questo delicato tema che ha penalizzato le nostre imprese - dichiara - Impegno che continua sul tavolo con il ministero dello Sviluppo economico sulle specificità e problematiche del sistema produttivo di Murano. Sperando che anche questa notizia concorra a trovare soluzioni concrete e positive”.

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