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Cronaca

Sindaco Orsoni: "Anche per i restauri dei privati possibilità di sponsor"

La decisione richiederebbe una variazione al regolamento comunale, che al momento offre questa possibilità solo per i palazzi pubblici, ma sulla quale "è giunto il momento di ragionare".

Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, apre alla possibilità che anche i privati possono reperire fondi dalla pubblicità per i restauri delle dimore patrizie in citta. Cosa che richiederebbe una variazione al regolamento comunale, che al momento offre questa possibilità solo per i palazzi pubblici, ma sulla quale, secondo Orsosni, "é giunto il momento di ragionare". Il referimento - spiega oggi 'Il Corriere del Veneto' - è anche ad una richiesta in tal senso mossa dai proprietari delle dimore storiche private. Come il proprietario di palazzo Foscarini Contarini, rappresentante dell'associazione dimore storiche (Asdi).

"Quella delle pubblicità anche per i restauri privati, vista la mancanza di fondi statali, è una cosa che diciamo da tempo - osserva orsoni - Ma finora ha sempre incontrato resistenze: per un problema generale di immagine della città, che si teme possa essere invasa dai cartelloni delle reclame, e per una valutazione sull'effettivo utilizzo delle risorse pubblicitarie per i restauri, e non per profitto dei proprietari. Vediamo se è arrivato il momento buono per parlarne. Dovremo ragionarci". Un tema, i fondi per Venezia, che incrocia anche le nuove polemiche sollevate da Italia Nostra e dai gruppi dell'opposizione in Comune sul progetto del Fontego dei Tedeschi, l'ex palazzo delle Poste acquistato da Benetton che doventerà un mega-store grazie all'accordo con il Comune sul cambio di destinazione d'uso dell'immobile.

Il voto in Consiglio comunale sarà domani. Secondo i contrari a questo progetto il "beneficio pubblico" del Fontego - cioé i 6 milioni di euro che Benetton verserà a Cà Farsetti per il cambio di destinazione d'uso commerciale, che valorizzerà il bene - è lontano dalla reale valutazione dell'immobile. "Italia Nostra - replica Orsoni - è come sempre ideologica. Il beneficio pubblico, prassi consolidata ma non fissato per legge, è una percentuale che viene data a fronte di una valorizzazione, non é il valore in astratto che viene messo in gioco". "Sento parlare di cifre di valorizzazione tipo 20mila euro al metro quadro: sono cifre fantasiose - conclude Orsoni - e ciò dimostra l'approssimazione con la quale qualcuno affronta questi temi".
(ANSA)

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