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Cronaca Mestre Centro

Sono i responsabili di 12 spaccate: per lui il carcere, per lei obbligo di dimora

La coppia sarebbe responsabile, in tutto, di 14 colpi. Indagini partite dal furto di un'automedica a Mestre, usata per un tentativo di spaccata in un panificio

Sarebbero i responsabili di almeno quattordici furti, dodici dei quali spaccate, commessi a partire dal mese di gennaio tra Mestre, Marcon, Martellago e Quarto d'Altino. I carabinieri della compagnia di Mestre hanno eseguito a loro carico, un uomo e una donna di Livorno, le misure cautelari disposte dalla procura della Repubblica: per lui il carcere, per lei l'obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire tra le sette di sera e le sette di mattina.

Il modus operandi delle spaccate

Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma mestrini, in collaborazione con i colleghi di San Donà di Piave, i due avrebbero utilizzato sempre il medesimo modus operandi: si impossessavano di un'automobile, rubandola, e la utilizzavano per sfondare la vetrina dell'esercizio commerciale preso di mira. A quel punto, una volta dentro i locali, trafugavano i soldi all'interno della cassa e scappavano in fretta e furia.

L'indagine ha preso il via da un primo inseguimento dei carabinieri del Norm a un'automedica della Croce Rossa, rubata dalla sede di Mestre, con la quale la coppia avrebbe tentato di abbattere la vetrina di un panificio di Marcon. Nella circostanza, dopo un inseguimento ad alta velocità terminato a Mogliano, il duo aveva abbandonato il veicolo, fuggendo a piedi per le vie limitrofe. Proprio il veicolo aveva permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sui due livornesi.

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