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Cronaca

Azioni disciplinari al liceo, studenti delusi: "Proteste inascoltate e nessun dialogo"

Per i ragazzi dell'artistico non è stato riconosciuto il giusto merito alle attività realizzate durante l'occupazione: "Non abbiamo avuto possibilità di confronto con la dirigenza"

Una situazione "tesa" e "che lascia poco spazio al dialogo". Gli studenti del liceo artistico statale di Venezia protestano per i procedimenti disciplinari avviati nei loro confronti e in generale per l'atmosfera che si è venuta a creare nell'istituto in seguito all'occupazione di febbraio. "Un'iniziativa che ci ha permesso di creare momenti di crescita e di dibattito - specificano - oltre che corsi di danza e di teatro e attività di riqualificazione degli spazi".

"Chiediamo una scuola migliore"

Un lavoro che, secondo loro, non è stato riconosciuto: "Con la dirigenza non c'è mai stato un confronto sui contenuti. Ci è stata chiusa la porta finché, dieci giorni fa, si è tenuto il consiglio d'istituto in cui siamo stati sentiti singolarmente. E in quell'occasione hanno indagato solo l'atto illegale in sé, senza valutare altri parametri". Nei confronti di 8 studenti sarebbero partiti gli iter per la sospensione. "Il corpo docenti si è sentito attaccato - spiegano - Ma la nostra protesta è contro la gestione della scuola pubblica, di cui subiamo le conseguenze in termini di problemi di spazio, materiali insufficienti, aule inadeguate".

"Pronti al dialogo"

Non sono le uniche conseguenze dell'occupazione. "Nel frattempo ci è stata revocata la possibilità di trovarci come collettivo studentesco - ricordano - Ed è stata chiusa l'aula autogestita che avevamo sistemata durante l'occupazione". "Siamo accusati di agire in modo politico - concludono - Ma non è così. Siamo un gruppo pronto ad aprirsi e soprattutto a fare qualcosa di concreto per il bene della scuola".

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