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Cronaca

Thetis: il futuro della società e dei lavoratori torna sui tavoli che contano a Ca' Farsetti

In discussione l'interpellanza del consigliere Pd, Nicola Pellicani, mercoledì 5 luglio. Cgil: "Si chiedono sacrifici ai dipendenti quando l'azienda avanza 8 milioni dal Consorzio Venezia Nuova"

Thetis è tutt'altro che un capitolo chiuso. Il destino della società legata al Mose attraverso il Consorzio Venezia Nuova, torna sui tavoli che contano già mercoledì 5 luglio, quando nella saletta consiliare di Ca’Farsetti sono convocate la nona e decima commissione consiliare per la discussione dell’interpellanza del consigliere comunale Pd, Nicola Pellicani, sul futuro della società e sui crediti che avanza dal socio di maggioranza, appunto il Consorzio Venezia Nuova: 8 milioni di euro.

"Apprendiamo positivamente la notizia- commenta Filctem Cgil Venezia -. Auspichiamo, vista la presenza del commissario del Consorzio Venezia Nuova, Giuseppe Fiengo e dell’amministratore unico di Thetis, Werther Montanari, che in tale importante sede istituzionale si possano avere chiare risposte in merito al futuro piano industriale di Thetis, alle possibili modalità di riscossione dei crediti per risolvere una situazione che crea non poche difficoltà all’azienda e ai lavoratori, nonché opportune delucidazioni sul numero e sulle attività svolte dai consulenti nominati dal Consorzio Venezia Nuova".

Il sindacato dei chimici veneziano punta a chiarire il motivo dell'assegnazione di incarichi, da parte del Consorzio Venezia Nuova, a consulenti esterni "quando tutte le professionalità necessarie esistono già in Thetis e sono altamente competenti. Senza contare i costi che l'assunzione di specialisti esterni si andrebbero a far pesare sul bilanco, già in rosso, dell'azienda. Se poi si mettono in conto i crediti di Thetis nei confronti del Consorzio Venezia Nuova il problema è anche più grande, perché si stanno chiedendo sacrifici ai lavoratori e non si fanno investimenti in un'azienda ingegneristica in cui il capitolo investimenti, anche e soprattutto sul personale, sono di strategica importanza - scrive il sindacato e conclude - a questo va aggiunta la questione dei dipendenti Thetis distaccati presso i laboratori antinquinamento dell'ex magistrato alle Acque.

Questi lavoratori con le attività di antinquinamento sono ancora nel limbo delle non decisioni. E' passato un anno da quando è stata aperta una procedura di licenziamento collettivo, senza che sia stata presa la benché minima decisione. Molte ipotesi ma poca sostanza. Non vorremmo che anche per il 2017 l'unica vera decisione sia quella dei licenziamenti alla faccia dei posti di lavoro e dell'inquinamento. Ci limitiamo solo a ricordare che chiusi questi laboratori si bloccherebbero le autorizzazioni e i controlli sugli scarichi in laguna di ogni attività industriale, commerciale e civile".

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