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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Canal Grande

Parte la guerra per il Canal Grande, è blocco totale dei trasportatori

Il nuovo piano per il traffico acqueo non piace a taxi e noleggiatori, che da mercoledì 13 minacciano il completo fermo di tutti i servizi nella laguna

Era nell'aria da tempo, fin dai primi annunci dell'assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo, che questa estate, dopo la morte di un turista tedesco in un incidente nautico a Rialto, aveva promesso un importante giro di vite per il traffico acqueo del centro storico. Ora, proprio mentre Actv inizia con il nuovo orario invernale, il tanto atteso braccio di ferro tra Ca' Farsetti e trasporto privato entra nel vivo: a partire da mercoledì 13 novembre, infatti, come riporta il Gazzettino, gli operatori veneziani annunciano il blocco totale.

TUTTO FERMO – Tassisti e noleggiatori hanno già avvisato i loro clienti per iscritto: dalla prossima settimana non sarà più garantito il servizio e non si accetteranno incarichi posteriori a mercoledì, persino gli impegni già presi salteranno e in tutta la laguna si prospetta la più completa immobilità, con la sola eccezione del servizio trasporto per l'ospedale e la consegna delle derrate alimentari. Il Comune, dal canto suo, non sembra aver minimamente tentennato: a Ca' Farsetti sono tutti concentrati sui nuovi orari Actv, entrati in vigore lunedì 4 novembre, e secondo Bergamo le richieste che il nuovo piano del traffico acqueo presenta ai trasportatori sono poche e ragionevoli. Nessun dietro front, quindi, dalla pubblica amministrazione.

LUNGO I CANALI – Dopo l'approvazione del piano in 26 punti da parte del Consiglio comunale, d'altronde, in Comune erano tutti preparati alle proteste, così come ci si aspetta parecchio movimento a causa del nuovo cadenzamento dei mezzi pubblici, che dall'inizio della settimana e per tutto l'inverno prevede cinque vaporetti all'ora e non più sei. Gli unici a non protestare, questa volta, sono i “pope”, che dopo essere riusciti a convincere Ca' Farsetti dell'inutilità del gps a bordo di ogni gondola (nemmeno le storiche barche della laguna, infatti, inizialmente erano escluse dall'obbligo di controllo satellitare) si dicono soddisfatti e restano in un ubbidiente silenzio.

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