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Cronaca

Boom di truffe via cellulare, centinaia di casi

Tra le più comuni, quelle degli sms provenienti da finti istituti bancari

Boom di truffe attraverso i cellulari. Adiconsum e First Cisl Venezia segnalano sempre più raggiri via cellulare, non solo i classici messaggi sms ma anche Whatsapp, e lanciano l’allarme: «fFate attenzione a rilasciare i dati personali». 

Quali sono le truffe più comuni

Da dopo la pandemia, infatti, c’è stato un aumento esponenziale di casi di raggiri online, anche centinaia al mese e, purtroppo, le vittime sono in crescita, con persone che si vedono “prelevare” denaro anche per alcune migliaia di euro. Il modo di agire è quasi sempre lo stesso; di solito viene mandato un messaggio civetta all’utente, dove lo informa del blocco della carta di credito, oppure di un’operazione di bonifico in uscita da bloccare, un pagamento da confermare con la richiesta di dati personali. Negli anni, i malviventi si sono sempre più affinati, riuscendo a clonare addirittura il numero di cellulare della banca che usa per le informazioni verso i clienti, di fatto facendo credere della veridicità del messaggio.

«Ci sono casi – spiega il segretario generale di First Cisl Venezia Matteo Cavallin – di utenti che si sono trovati dei considerevoli prelievi dal conto corrente, anche per delle migliaia di euro. Questo perché vengono inviati degli sms, che invitano la vittima a cliccare su un determinato link». E qui scatta la truffa; si è chiamati da un finto operatore, che ti convince di essere in contatto con il tuo reale gestore. A quel punto, la vittima fornisce le informazioni richieste e scatta il prelievo bancario. 

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