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Cronaca San Giuliano / Parco di San Giuliano

Truffatori "patentati" a San Giuliano scattano i controlli e il foglio di via

La squadra anticrimine si è subito mossa per capire chi fossero i "turisti" parcheggiati al parco: erano imbroglioni specializzati nel fingersi poliziotti

Erano arrivati a Mestre con due camper e una Abarth 500, hanno parcheggiato in zona San Giuliano e, apparentemente, il loro unico intento era quello di visitare il Veneziano; in realtà, come hanno verificato gli agenti del commissariato di Mestre, la famiglia allargata arrivata da Torino e Milano era una banda di truffatori esperti, già nota in diverse città della Penisola per furti e raggiri, e sono stati quindi accompagnati negli uffici della polizia e muniti di foglio di via obbligatorio dal Comune di Venezia.

MEZZI SOSPETTI – Ad attirare l'attenzione degli agenti erano stati proprio i due caravan parcheggiati vicino al grande parco a cavallo tra laguna e terraferma, che recavano sulle targhe contrassegni tedeschi provvisori che indicavano un imminente passaggio amministrativo di esportazione verso l’Italia. Quando sul posto sono arrivati i membri della squadra anticrimine i quattro “turisti”, un 45enne, la sua convivente di 39 anni, il loro figlio di 21 e la sua compagna di 23, sono apparsi subito molto tesi, lasciando trapelare un intenso nervosismo. Nessuno di loro ha saputo giustificare il possesso dei caravan o della 500 parcheggiata poco distante, tutti mezzi molto costosi (si stima che i camper abbiano un valore di almeno 100mila euro l'uno, e la piccola utilitaria sportiva parte dai 20mila). Un rapido controllo dei nominativi del gruppetto sul terminale interforze del ministero dell’Interno ha confermato i sospetti dei poliziotti: tutti e quattro erano volti ben noti alle autorità italiane.

TRUFFATORI ESPERTI – Sulla testa dei due uomini e delle due donne pendeva infatti una lunga lista di segnalazioni e denunce (in alcuni casi anche con condanne) per episodi di furti, truffe e reati contro il patrimonio commessi su tutto il territorio nazionale, specialmente nei Comuni di Milano, Imperia, Vibo Valentia e Cremona dove, appena l'anno scorso, il 45enne e la sua “nuora” si erano finti agenti di polizia con tanto di tesserino contraffatto per riuscire ad entrare in casa di un'anziana e sottrarle denaro. Un caso simile, tra l'altro, era stato registrato a Mestre lo scorso lunedì, quando un giovane che dalla descrizione sembra corrispondere al 21enne fermato a San Giuliano si è spacciato per un poliziotto per cercare di introdursi nella casa di una donna residente in via Altobello, venendo però scacciato prima di riuscire a mettere e mani sui soldi. Arrivata nel parcheggio del parco anche la polizia scientifica, i caravan della famiglia sono stati passati al setaccio, rinvenendo così un portatesserini da appendere al collo simile a quelli utilizzati dalle forze dell'ordine. I quattro, sospettati quindi di essere arrivati nel Veneziano per proseguire con furti e truffe, sono stati accompagnati nel commissariato di via Ca' Rossa e quindi invitati a lasciare il territorio comunale con un foglio di via obbligatorio.

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