Travolti dalla valanga: ferito il noalese Guido Trevisan, morta la 30enne Arianna Sittoni
Tragedia ieri pomeriggio nel Lagorai, in Trentino. L'uomo si è salvato e ora è monitorato dai medici
Un'escursione in montagna si è tramutata in tragedia per due persone, travolte da una valanga. Una ragazza, la trentenne Arianna Sittoni, ha perso la vita. È sopravvissuto, invece, Guido Trevisan, 46enne originario di Noale. Ha riportato dei traumi, ma al momento dei soccorsi era cosciente. Quando sono stati sorpresi dalla valanga, nel pomeriggio di martedì 24 gennaio, i due si trovavano nel gruppo del Lagorai, a monte del rifugio Caldenave (di cui Trevisan è gestore) e a valle della Forcella Ravetta, a una quota di circa 2.100 metri.
Arianna Sittoni era residente a Pergine Valsugana (Trento). In queste ore sui social si susseguono i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti, che affidano a post e a ricordi commossi l’ultimo saluto a “Sit”. Guido Trevisan, 46 anni, è a sua volta residente a Pergine Valsugana ma originario di Noale. È noto anche per aver gestito in passato il rifugio Pian dei Fiacconi, sulla Marmolada, che venne distrutto proprio da una valanga nel 2020. Ora le condizioni di Trevisan sono monitorate dal personale medico.
L'aggiornamento: Trevisan fuori pericolo
L’esatta dinamica di quanto accaduto, riportata da TrentoToday, la racconta il Soccorso alpino, impegnato nella difficile operazione svoltasi tra il pomeriggio e la notte di martedì 24 gennaio. Il mancato rientro dei due ha fatto partire la chiamata al Nue (Numero unico emergenze) 112 alle 16.15. Da Mattarello è decollato l’elicottero del Soccorso alpino, con l’intervento degli operatori della stazione Bassa Valsugana.
Individuato il luogo della valanga, con le tracce degli escursionisti, il tecnico di elisoccorso, l'unità cinofila del Soccorso alpino e gli operatori sono stati verricellati sul posto, dando il via alle ricerche. Hanno individuato Trevisan, che si era salvato grazie a una bolla d’aria che si era scavato nella neve e che gli ha consentito di respirare. Era cosciente, con una ferita alla gamba. Poco dopo è stata trovata anche Arianna Sittoni, ma per lei non c’era più nulla da fare.
