Venezia, a dicembre guardia costiera ha sequestrato 2 tonnellate di pesce

Due tonnellate di pesce e numerosi attrezzi da pesca sequestrati, 38 sanzioni amministrative per un totale di 65mila euro, ed una persona denunciata per violazione delle norme igienico sanitarie: è il risultato dei 659 controlli sulla filiera ittica compiuti a dicembre dalla Guardia Costiera di Venezia per garantire la qualità e la sicurezza dei cenoni delle feste di Natale e Capodanno. L'attività di controllo, denominata 'Mekong', disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha portato le speciali squadre ispettive a vigilare su tutte le fasi della commercializzazione, dal mare alla tavola, lungo tutta la costa veneta e nell'entroterra, fino alle province di Verona e Brescia. Gli illeciti scoperti vanno dalla truffa e frode ai danni del consumatore, all'introduzione in commercio di prodotti ittici sottomisura, fino alla contraffazione delle indicazioni geografiche e della denominazione di origine del pescato. 

Nell'attività è stato impiegato anche un aereo Atr 42 che ha coadiuvato dall'alto le squadre ispettive a terra e in mare: in tutto sono stati 30 gli uomini e 5 le motovedette impegnate nell'operazione. "In molti casi, si è trattato di frode in commercio e di mancanza delle informazioni obbligatorie per i consumatori - sottolinea il comandante delle Capitanerie porto-Guardia Costiera, ammiraglio Pierluigi Cacioppo -, con riferimento a quei prodotti provenienti da paesi extracomunitari, in particolare dal sud est asiatico, e venduti come nostrani, di maggior qualità e prezzo superiore. Come nel caso di Chioggia, dove la Guardia Costiera ha sequestrato 500 chili di polpo proveniente dall'Oceano Pacifico commercializzato come nostrano".

(ANSA)