Allarme dei sindaci per il decreto governativo sui rifiuti: "Bollette in aumento per i cittadini"
Preoccupazione per gli effetti di un provvedimento in via di approvazione che rischia di creare uno squilibrio nei costi a carico della cittadinanza: "Favorita la grande distribuzione"
Sindaci e Veritas contro il nuovo decreto governativo che potrebbe fare aumentare le spese di smaltimento dei rifiuti a carico dei cittadini. A lanciare l'allarme sono proprio gli amministratori dei Comuni dell’area metropolitana di Venezia, nei quali Veritas (di cui sono soci) gestisce il ciclo integrato degli scarti e che fanno parte del Bacino Venezia Ambiente. Una lettera è stata inviata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Ambiente per segnalare "i rischi dell’imminente decreto sull’assimilazione dei rifiuti".
"Aumento dei costi per le famiglie"
"Il provvedimento - riassume la società multiservizi - dovrebbe in sostanza sottrarre superfici imponibili dal calcolo della tassa/tariffa sui rifiuti. L’effetto sarà una riduzione delle superfici con un prevedibile aumento dei costi a carico delle famiglie e delle categorie che non beneficeranno del provvedimento". Secondo le previsioni dei sindaci e di Veritas, "rimarranno stabili alcuni servizi e i relativi costi (la pulizia e lo spazzamento stradale, ad esempio) ma si ridurrà il numero dei contribuenti, quindi il gettito sarà diviso per un minor numero di utenti".
"Vantaggi solo per la grande distribuzione"
I sindaci quindi esprimono preoccupazione per un atto legislativo "finalizzato ad avvantaggiare i soliti gruppi di pressione, quali possono essere la grande distribuzione, alcune categorie produttive e le associazioni di categoria. Questo decreto, atteso da 11 anni, anziché portare all’auspicata semplificazione di una normativa molto complessa, quale quella della Tari, appare destinato a rendere sempre più confusa e farraginosa la gestione del tributo locale".
Veritas conclude: "Dalle prime simulazioni effettuate, in un territorio come il nostro, denso di centri commerciali, super e ipermercati, l’effetto di questo decreto sarà lo spostamento di una parte dei costi sugli utenti che non beneficiano dell’assimilazione, facendo di conseguenza aumentare le loro bollette".