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Cronaca

«Nel weekend piccoli assembramenti, c'è chi pensa ancora che il virus non esista»

Il governatore Luca Zaia ha sottolineato che l'incidenza di positivi su tamponi effettuati è bassa, ma allo stesso tempo è innegabile che il virus circoli e ci sia pressione sugli ospedali

Il punto stampa di oggi del presidente del Veneto Luca Zaia, dalla sede della protezione civile di Marghera, si è aperto con una preghiera: «Non dobbiamo fermarci a guardare i numeri assoluti». Il riferimento è, naturalmente, ai positivi al coronavirus nella nostra Regione. Sono due i dati che il governatore ha chiesto, anche a livello nazionale, di valutare: la percentuale di tamponi che ogni comunità fa quotidianamente sui propri abitanti e la percentuale dei positivi su tamponi effettuati, che in Veneto è del 6,93%. Un'incidenza giudicata bassa.

«La pressione è evidente»

Nonostante questo, «negli ospedali la pressione è visibile», ha sottolineato Zaia. Le terapie intensive occupate negli ospedali veneti sono 572, 50 in più rispetto al picco massimo di marzo. Anche in questo caso il dato va interpretato: in primis il numero odierno è infatti la somma di pazienti covid (più di 300) e non covid, in secondo luogo durante il lockdown il numero dei politraumatizzati, per forza di casi, era nettamente inferiore rispetto a quello attuale.

Non è mancato l'ammonimento a chi ancora, nonostante il virus circoli e ci siano restrizioni, continui a fare ciò che vuole. «Anche in questo fine settimana mi sono arrivate delle foto, c'è chi pensa che il virus non esista. Non a livello delle scorse settimane, ma qualche piccolo assembramento c'è stato».

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