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L'affitto residenziale costa di più, Venezia la seconda più cara dopo Milano

Il portale Idealista registra in laguna rincari del 17% nel 2022. Una questione che riguarda le famiglie, ma anche studenti e i fuorisede

Case in affitto più care in Italia nell'ultimo anno, con un incremento medio dei canoni del 3,5% a livello nazionale. Nella maggior parte dei capoluoghi (71 centri su 87 monitorati) la crescita avanza, con incrementi a doppia cifra in 27 città, dai piccoli centri come Potenza (22,4%) e Catanzaro (19,1%) ai mercati di punta come Venezia (17,4%), Bologna (12,5%), Milano (11,2%). All'opposto, le contrazioni maggiori si registrano a Ravenna (-7,2%) e Cuneo (-6,4%). Milano si conferma anche nel 2022 la città con i canoni più alti, con i suoi 21 euro al metro quadro, toccando il massimo dal 2012. Segue Venezia (17,6 euro al metro quadrato), poi Firenze (16,3%) e Bologna (15,8 euro al metro quadrato).

I dati, riportati da Today.it, emergono dall'ultimo report del portale immobiliare Idealista, che evidenzia però come il trend sia rallentato nell'ultima parte dell'anno: risultano negative, a livello nazionale, sia la variazione del quarto e ultimo trimestre dell'anno (-5%), che quella relativa al mese di dicembre (-0,5%).

Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell'Ufficio studi di idealista: «Nel 2022 si è accentuato lo squilibrio tra la domanda e offerta nel settore delle locazioni residenziali. Mancanza di stock abitativo disponibile e inflazione hanno spinto i prezzi alle stelle, con rialzi a doppia cifra in molti principali mercati».

Meno case disponibili e più clienti in cerca di un'abitazione hanno portato quindi ai rincari. «Anche se, nell'ultima parte dell'anno - dice De Tommaso - c'è stato un rallentamento forse dovuto al fatto che, all'attuale livello dei prezzi, insieme all'inflazione che riduce le possibilità di pagamento degli inquilini, il livello massimo potrebbe già essere stato raggiunto. Una tendenza questa che, se confermata, potrebbe congelare i prezzi degli affitti in alcune zone nel 2023: un'annata che si prospetta difficile, complici anche i tassi d'interesse sempre più alti che inducono molti giovani a esitare con l'acquisto di una casa, optando per la locazione».

Anche per quanto riguarda l'andamento a livello provinciale prevale una tendenza al rialto in 92 delle 106 aree monitorate, con una forte volatilità dei valori, specialmente nei territori a forte propensione all'affitto breve per turismo o per lavoro. Così si spiegano le variazioni di Belluno (88,4%), Rimini (77,3%) e Bolzano (50,7%), dove l'offerta esigua gonfia le richieste dei proprietari.

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