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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Marghera / Porto Marghera

Terminal container Montesyndial, ok al progetto preliminare

Di Blasio: «La valorizzazione di un’area dismessa e inquinata prende finalmente il via dopo 12 anni di attesa». Il potenziale impatto dell’opera è stimabile in 1 milione di Teu all'anno. Finanziamento di oltre 180 milioni di euro, 35 dei quali del fondo Pnrr

Avanza il piano del nuovo terminal container in area Montesyndial a Porto Marghera: è stato approvato il progetto preliminare. «Con il recupero e la valorizzazione di un’area dismessa e inquinata prende finalmente il via, dopo 12 anni di attesa, il riordino funzionale della zona», commenta il presidente dell'Autorità portuale Fulvio Lino Di Blasio. 

Dopo che la Commissione nazionale di valutazione d'impatto ambientale (Via) del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha confermato le valutazioni positive per il progetto aggiornato del nuovo terminal, la struttura commissariale ha approvato il progetto preliminare del primo stralcio dell’intervento (decreto del Commissario 7 del 17 luglio 2023). Si potrà così dare corso alle successive fasi della progettazione e alla realizzazione dell’opera in più stralci. Il primo, da completare entro il 2026, comprenderà l’arretramento di 35 metri lungo i circa 1.600 metri di sponda del canale industriale ovest e la realizzazione di una banchina operativa di circa 1.400 metri. Al termine dei lavori, il canale avrà un’ampiezza di 190 metri, dimensione che garantirà piena sicurezza e accessibilità nautica. Gli interventi sono concepiti in modo tale da potenziare l’attrattività dell’opera anche rispetto a privati che vorranno prevedere il loro futuro insediamento nell’area sud di Porto Marghera.

Il nuovo terminal, secondo le stime, consentirà una crescita del traffico portuale (il potenziale impatto dell’opera è stimabile in 1 milione di Teu all'anno) e un ridisegno del porto razionalizzando la geografia delle concessioni a Porto Marghera, la viabilità merci in entrata e uscita e l’implementazione di corridoi e piattaforme logistiche. «Dopo i recenti progressi sul tema dei rilasci delle nuove concessioni e relativi investimenti, il sistema portuale veneto compie oggi un ulteriore passo in avanti per il proprio sviluppo verso un ridisegno funzionale di Porto Marghera. Il progetto si colloca nella più ampia strategia di costruzione di un hub intermodale al servizio del traffico marittimo e del suo tessuto produttivo e industriale», afferma il Commissario straordinario e presidente dell'Autorità portuale Di Blasio.

Per realizzare l’opera si potrà attingere a un finanziamento già concesso di oltre 180 milioni di euro, 35 dei quali di provenienza Pnrr-Fondo complementare. Il costo stimato complessivo dell’intervento è stato rivalutato in aumento, tenendo conto degli incrementi dei costi delle materie prime e dell’energia. Per reperire le ulteriori risorse necessarie si potrà fare ricorso sia a finanziamenti integrativi sia alla compartecipazione di operatori economici in regime di partenariato o concessione. Il progetto di riconversione produttiva del compendio di Montesyndial consentirà la riqualificazione ambientale e la valorizzazione di un’area di oltre 90 ettari, inquinata e dismessa, che venne acquistata nel 2010 dall’Autorità portuale, dando attuazione all'accordo di programma per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Porto Marghera.

«Cogliamo oggi i frutti del lavoro, professionale e serio, della struttura commissariale, dell’Autorità di sistema e di tutte le istituzioni nazionali e locali che hanno saputo, in un solo anno, superare problematiche amministrative vincendo uno stallo burocratico che durava da 12 anni. La realizzazione per stralci ci consentirà di avanzare più agilmente e velocemente partendo, non appena possibile, con la progettazione esecutiva e l’impostazione delle attività necessarie per la realizzazione di un’opera a lungo attesa», conclude il presidente.

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