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Zaia e l'eccesso di ricorsi al Tar: "Bloccano lo sviluppo del Veneto"

Il governatore è intervenuto all'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionle: "La Regione ne ha vinti l'80%"

Zaia contro i ricorsi "strumentali" al Tar. Il presidente della Regione è intervenuto oggi alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale amministrativo regionale e ha puntato il dito nella direzione dell'eccessivo ricorso a questo strumento, che  "blocca opere essenziali per il Veneto". Dopo aver ricordato che dei 444 ricorsi presentati al Tar e dei 160 al Consiglio di Stato la Regione ne ha vinti quasi l’80 per cento (“Sintomo evidente che i nostri dirigenti hanno svolto un buon lavoro dal punto di vista formale”, ha commentato il governatore), Zaia ha sottolinato come ci siano "opere che i veneti chiedono e di cui pretendono la rapida realizzazione".

Citando il caso della Pedemontana, il presidente ha osservato: “Se è giusto chiedere che l’Amministratore pubblico risponda di danno erariale qualora agisca fuori dalla legge, altrettanto bisognerebbe fare nei confronti di chi blocca lo sviluppo della nostra regione con ricorsi che spesso servono soltanto alla visibilità o agli interessi privati o personali di qualche comitato. Non vorrei che la democrazia, che sta a cuore a tutti e che tutti dobbiamo difendere, si trasformasse in anarchia”.


In questo quadro, ha concluso Zaia, “credo si ponga un problema di accesso democratico alla giustizia: non vorrei che la giustizia diventasse fra un po’ meno equa e fruibile soltanto da chi ha i soldi per permetterselo”. E ha concluso con un esempio provocatorio: “Visto che ormai è invalso l’uso che quando un figlio viene bocciato a scuola si ricorre al Tar, non vorrei che il ricorso se lo potesse permettere soltanto chi frequenta il liceo e non chi frequenta una scuola professionale”.

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