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Carenze igieniche e di sicurezza, sigilli al parrucchiere cinese

I carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro hanno chiuso un salone di via Mestrina a Mestre. Sporcizia, muffa e niente sistema antincendio

L'igiene era un miraggio, così come le più elementari norme di sicurezza. Per questo motivo i carabinieri del Nucleo Operativo dell'Ispettorato del Lavoro di Venezia, coordinati dal maresciallo Fabio Ricco, hanno chiuso un salone di parrucchiere gestito da un cittadino cinese sulla cinquantina. I sigilli sono stati apposti al termine di un sopralluogo scattato martedì mattina in via Mestrina a Mestre, in pieno centro. Un salone molto frequentato, visto che il listino prezzi per tagli, acconciature e quant'altro era a dir poco concorrenziale rispetto ai saloni gestiti da italiani.

In breve tempo queste realtà imprenditoriali hanno preso piede anche nella terraferma veneziana, conquistando una clientela che più che a igiene e professionalità guarda al portafoglio. Stavolta, però, secondo i militari si è passato il segno. Il titolare infatti è stato denunciato per inosservanza delle norme contenute nel testo unico della normativa sul Lavoro e ora dovrà anche rimettere in sesto il locale. All'interno cinque dipendenti suoi connazionali, sia uomini che donne. Tutti con regolare contratto, ma non in regola con i necessari corsi di formazione.

Sul fronte della sicurezza, invece, le forze dell'ordine si sono imbattute per esempio in un contatore dell'energia elettrica bruciato, oltre che nella mancanza di un sistema antincendio. Insomma, nessuno si era preoccupato di predisporre i più elementari sistemi richiesti dalla legge. Anche l'igiene avrebbe lasciato a desiderare, tra bagni sporchi, muri incrostati e caratterizzati dalla muffa e pulizia precaria. In un ambiente in cui si maneggiano forbici e si lavora a stretto contatto con i clienti. Per tutti questi motivi, dunque, i carabinieri hanno apposto i sigilli, per poi segnalare la situazione alla magistratura. Spetterà a lei decidere se disporre il dissequestro o meno della struttura, o indicare le eventuali prescrizioni cui il gestore dovrà attenersi per poter riprendere l'attività.

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