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Bilancio di fine anno

Zaia saluta il 2023: «Anno difficile, ma guardiamo al futuro: investimenti, opere e autonomia»

Gli auguri di fine anno del presidente del Veneto. «Dai casi di Giulia e Vanessa è nata una presa di coscienza, serve inasprire la normativa». Soddisfazioni nel turismo e nell'occupazione

Il ricordo di Giulia Cecchettin e Vanessa Ballan, vittime di femminicidio, ha aperto il tradizionale punto stampa di fine anno del governatore Luca Zaia. «Con Giulia - ha esordito - è nata una presa di coscienza senza precedenti da parte della comunità, la volontà di fare di più. Con il caso di Vanessa, che aveva denunciato, abbiamo capito che le modalità introdotte dal codice rosso non funzionano, che serve una normativa più aggressiva. Mando un grande abbraccio alle loro famiglie. Il problema c'è - ha aggiunto - perché esiste ancora qualche troglodita che pensa che le donne siano esseri inferiori. Ma tutta la comunità ha deciso che questi fatti non devono accadere ancora», che bisogna saper cogliere i «segnali in famiglia, bisogna essere sensibili».

Quello della violenza di genere è il tema che ha colpito di più il Veneto nelle ultime settimane, uno dei fattori che hanno reso quest'anno «complicato», come evidenziato più volte dal presidente della Regione. Il video istituzionale proiettato questa mattina nella sala convegni di Palazzo Balbi ha riassunto le difficoltà (in particolare il maltempo dei mesi estivi), ma anche i progressi fatti. «Il 29 dicembre finiamo la Pedemontana», ha ricordato Zaia parlando del capitolo infrastrutture, ricordando anche che a gennaio «si firma» per la realizzazione della nuova strada del mare tra Roncade e Jesolo e che sono partiti i lavori del collegamento ferroviario per l'aeroporto di Venezia.

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C'è soddisfazione per quanto fatto sulla sanità. Zaia ha ricordato i grossi investimenti nel rinnovo della strumentazione diagnostica e chirurgica («abbiamo le macchine più moderne in assoluto») e quelli per le strutture ospedaliere: la pediatria di Padova, gli ospedali di Conegliano, Treviso, Arzignano-Montecchio, l'avvio dei lavori per il nuovo polo sanitario di Padova. La difficoltà, di nuovo, sta nella carenza di personale («mancano 3500 medici», ha fatto presente il governatore). Molto positivi, poi, i risultati sul turismo e sull'occupazione: «Chiudiamo un bilancio del turismo straordinario, quest'anno. Abbiamo abbondantemente superato i dati del 2019, con oltre 73 milioni di presenze, 18 miliardi di fatturato, e si cresce ancora». Solo le spiagge «fanno 32 milioni di presenze, e per questo stiamo pensando di portare avanti un accordo con Fedriga e Bonaccini su un progetto comune per la Costa Adriatica».

«Spero che il 2024 sia l'anno dell'autonomia - ha aggiunto, in riferimento all'iniziativa legislativa per il riconoscimento dell'autonomia differenziata -. Con questo governo si è posto fine al dibattito assurdo sui Lep e a febbraio 2023, con la legge Calderoli, sono state fissate le linee generali». Il disegno di legge «andrà in Aula il 16 gennaio. Una volta varato al Senato, andrà alla Camera, e se non ci saranno modifiche sarà approvato», quindi «potremo firmare il contratto tra Stato e Regioni».

Di certo ci sarà da lavorare per le opere collegate alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Sulla pista di bob non è ancora detta l'ultima parola: il governo, dopo aver rinunciato al progetto originale, tenterà di realizzare una versione più snella dell'impianto. Nel frattempo, ricorda Zaia, «le Olimpiadi hanno già portato degli importanti risultati che altrimenti sarebbero stati impossibili: la variante di Cortina, quella di Longarone, la messa a norma per l'accessibilità dell'arena di Verona, la bretella dell'aeroporto di Venezia».

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