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Cronaca San Donà di Piave

«La violenza non cura». Ulss4, 55 per cento di aggressioni in più

La denuncia: «Nel 2023 sono stati 122 contro le 79 dell’anno precedente gli attacchi contro operatori sanitari ». La campagna: «Manifesti, prevenzione e formazione»

L’ultimo report conferma che nel 2023 le segnalazioni di aggressione a personale sanitario e sociosanitario sono state 122 contro le 79 dell’anno precedente, ossia un incremento del 55 per cento in un anno. A dirlo è il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi. «un fenomeno tristemente noto: offese verbali o aggressioni fisiche sono eventi con cui non ci si deve abituare a convivere; purtroppo sono sempre più frequenti colpiscono gli operatori e impattano sull’intera organizzazione».

Anche per questo motivo nei prossimi giorni verrà avviata una campagna di sensibilizzazione, in continuità con gli atti di indirizzi del ministero della Salute e della Regione Veneto, che prevede l’affissione di manifesti nelle strutture aziendali contro la violenza verso gli operatori. L’iniziativa si colloca nell’ambito della legge 113 del 14 agosto 2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni” volta a tutelare il personale della sanità, ed è coordinata dai responsabili dei servizi di Prevenzione protezione e psicologia ospedaliera, Donato Lancellotti e Leila Gasparotto, e dal responsabile del Servizio rischio clinico, Elena Momesso.

Questo team si occupa del rischio di aggressioni e dal 2023 ha avviato una serie di attività volte a ridurre il fenomeno. In primis una formazione degli operatori sanitari e sociosanitari promossa dalla Regione nelle aziende sanitarie del Veneto per gestire le occasioni in cui anche «una parola fuori  posto» può innescare un’escalation verbale che può sfociare in aggressione fisica; inoltre, con il servizio formazione, ha avviato interventi volti a migliorare le attese dell’utenza all’interno delle strutture, anche fornendo all’utenza informazioni preventive. In collaborazione con la prefettura e Ulss 3 è stato formalizzato un piano di collaborazione con le forze dell’ordine.

Volantino della campagna di sensibilizzazione contro la violenza, Ulss 4

«Prevenzione e formazione degli operatori quindi, ma anche un segnale verso quell’utenza che offende o aggredisce i nostri operatori - sottolinea Filippi -. Per l’utenza è stata scelta una strategia educativa e preventiva perché sappiamo che dobbiamo relazionarci con persone in uno stato psico-fisico di necessità e di preoccupazione. In ogni caso, di fronte alla violenza l’azienda non tollererà mai alcuna forma di aggressione perché colpisce sia il singolo operatore che l’intera organizzazione. Allo stesso modo voglio anche segnalare l’aumento costante delle segnalazioni positive e dei ringraziamenti da parte dell’utenza nei confronti dell’operato dei nostri professionisti».

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