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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Chirignago

Da due anni aspetta il contatore Enel, ora deve pure pagarlo di più

La vicenda arriva da Chirignago, dove una donna chiede un risarcimento per i lavori mai effettuati. Il conto nel frattempo è lievitato di 300 euro

Nel 2011 paga quasi 1.500 euro a Enel Energia per installare un nuovo contatore del gas e uscire dalla “schiavitù” del contatore condiviso con la vicina di casa, ma a oggi non solo l'intervento non è ancora stato realizzato, ma "ha dovuto pagare altri 300 euro per un errore di Enel nello scavo per l'allaccio dei tubi, e si è vista maggiorare il preventivo che ora ammonta a oltre 1.700 euro", afferma Adico, associazione a difesa dei consumatori. Vittima del disservizio è A.P., di Chirignago, che chiede di poter pagare quanto pattuito due anni fa.

La vicenda viene raccontata in una nota da Adico: "La signora e il marito acquistano casa nel 2007: una porzione di proprietà che ha in comune con l'altro proprietario tutti i contatori. Per un paio d'anni le famiglie dividono le spese delle utenze ma la situazione crea un disagio crescente nella donna, sia per la mancanza di autonomia, sia per l'impossibilità di quantificare – e quindi pagare – esattamente quanto consumato. Nel 2011 quindi decidono di acquistare un contatore separato: contattano Enel e ricevono una visita dal tecnico Italgas. Ma un presunto errore di misurazione del tecnico costa 300 euro alla famiglia veneziana, che aveva proceduto immediatamente allo scavo per la messa in opera del vano contatore e il collegamento con i tubi del gas. La signora comunque paga e paga anche i 1.467,60 euro da preventivo, che prevedeva che Enel dovesse eseguire l'intervento entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Trascorso un mese di silenzio, la signora ricontatta la società, che scarica la responsabilità su Italgas, incaricata di fissare gli appuntamenti. Quindi chiama Italgas, che a sua volta rimpalla il problema affermando di non aver ricevuto nessuna richiesta di intervento da parte di Enel Energia: le viene consigliato di rispedire tutti i documenti, cosa che la signora Prato fa tempestivamente. Ma passano i mesi senza che avvenga nulla di risolutivo: alla fine l'unica cosa che il call center riesce a consigliarle è di rifare la pratica, ricevendo il rimborso di quanto pagato e quindi un nuovo preventivo, che le assicurano sarebbe stato di pari importo. Invece ecco che, dopo un anno di disagi, il preventivo è lievitato di oltre 200 euro, arrivando a 1.723,04 euro".

"È davvero troppo, hanno trattenuto per oltre un anno i miei soldi senza corrispondermi il servizio che avevo pagato e non solo non mi hanno risarcito ma mi chiedono di pagare centinaia di euro in più per un loro errore – è lo sfogo della donna – avevo dato fiducia a Enel, alla quale pago regolarmente le bollette sia di luce che di gas, e questa è la ricompensa". Il presidente di Adico Carlo Garofolini sottolinea come la richiesta di risarcimento avanzata dalla signora di Chirignago sia legittima: "Ha diritto non solo ad avere immediatamente il contatore installato, ma anche allo stesso prezzo pattuito nel 2011. Di certo non è colpa sua se il lavoro non è stato realizzato nei tempi previsti quindi non deve essere lei a pagarne le spese. E ha diritto anche a un risarcimento per i danni patiti in questi due anni di attesa e convivenza forzata con i vicini per colpa del contatore".

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