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Cronaca

Auto della Fondazione Venezia imbrattate, gli operatori: «Non siate contro di noi»

Sono i veicoli con cui gli assistenti domiciliari raggiungono le case delle persone con disabilità gravi per dare la loro assistenza. Serra (Uil Fpl): «Solo l'ultimo degli atti vandalici, non capiamo la ragione. Vogliamo sensibilizzare sul nostro operato»

Simboli di organi maschili disegnati con le bombolette spray sulle carrozzerie delle auto: è solo l'ultimo degli atti vandalici ad aver colpito le macchine con cui gli operatori socio sanitari della Fondazione Venezia servizi alla persona raggiungono le case delle famiglie a cui è destinata la cura e l'assistenza. Lo spiega Morena Serra, sindacalista Uil Fpl e responsabile per la sicurezza dell'ente accreditato dal Comune, che gestisce oltre ai servizi domiciliari per le persone con forte disabilità, due comunità (minori e disabili psichiatrici) e due rsa, Turazza e San Giobbe in centro storico. «Della sfilza di atti vandalici che abbiamo subito - spiega Serra - Questo di giovedì è solo l'ultimo. Con il Covid i gesti inquietanti nei nostri confronti erano all'ordine del giorno: dalle gomme delle auto tagliate alle macchine rigate o trovate aperte e bagnate di urina: non ci spieghiamo la ragione di queste azioni. Se all'inizio pensavamo all'atto di qualche persona incivile ora capiamo di essere un bersaglio». Succede un po' ovunque, precisa la sindacalista, lavoratrice come i 240 colleghi assistenti domiciliari di cui la cui maggior è composta da donne.

«Parcheggiamo le auto della Fondazione in alcuni punti prestabiliti come via Bissuola, Gazzera, Cipressina, e ogni mattina alle 6 ci dividiamo a bordo di questi veicoli per raggiungere le famiglie. Spesso capita che andiamo anche in due. Partiamo quindi con la nostra macchina oppure con i mezzi pubblici e ci troviamo in queste aree di sosta vicine ai condomini dove ci rechiamo - precisa Serra - stando sempre in posti liberi e gratuiti. Abbiamo cercato di rispettare gli inquilini, di non intralciare i residenti. Non comprendiamo perciò il motivo di questo accanimento». Per la sindacalista è arrivato il momento di lanciare un appello. «Vogliamo sensibilizzare chi non ne fosse a conoscenza sul motivo della presenza delle auto della Fondazione vicino alle case. È vero, occupiamo suolo pubblico, proprio per il servizio che andiamo a svolgere sul territorio prestando aiuto delle persone più fragili. Sono molte le difficoltà - dice Serra nel suo appello - perciò siate con noi, non contro la nostra presenza. Stiamo vivendo questi attacchi con preoccupazione». 

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