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Cronaca Fossalta di Piave / Via delle Industrie

«Da qui la produzione non esce più». Chiude la Dl Radiators di Fossalta di Piave, 120 a rischio

La ditta che farebbe parte del gruppo Veneto spa ha deciso di spostare tutto nell'altro stabilimento, quello di Udine. Dramma per le famiglie. Previsto un incontro mercoledì fra azienda e sindacati. Oggi intanto sciopero di 8 ore

L'incontro con l'azienda sarà mercoledì, ma oggi lavoratori e sindacati hanno tenuto ferma la produzione e hanno protestato alla Dl Radiators di Fossalta di Piave per quello che hanno appreso venerdì. Sono state convocate dai rappresentanti della società le rsu e le segreterie dei sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e hanno ricevuto la notizia improvvisa e inattesa della chiusura dello stabilimento che a Fossalta conta 120 lavoratori (85 operai e 35 impiegati sia tecnici che amministrativi).

La Dl Radiators, parte del gruppo Veneto spa, per i sindacati fa capo alla De Longhi. Cosa che la De Longhi ha smentito con una nota: «Con riferimento ad alcuni articoli apparsi a mezzo stampa in data odierna, De’ Longhi spa informa che Dl Radiators non è parte del gruppo De’ Longhi». La Dl opera nell'ambito della produzione di corpi di riscaldamento. Ha due stabilimenti: uno a Moimacco (Udine) con circa 250 dipendenti e quello di Fossalta di Piave con 120. «La decisione di chiudere lo stabilimento di Fossalta di Piave ci è caduta addosso come il più classico dei fulmini a ciel sereno - commentano i segretari Daniele Chiarotto (Fim), Loris Gaiotto (Fiom) e Diego Panisson (Uilm) - Quando, venerdì scorso in Confindustria a Treviso l’amministratore delegato ci ha comunicato che la decisione era necessaria per garantire il futuro della Dl Radiators, il nostro stupore è stato grande, ma subito dopo è cresciuta la rabbia. Lo stupore dovuto al fatto che negli ultimi anni non c'era stato nessun segnale in questo senso, anzi, dopo il superamento della crisi durata fino al 2016 (nel dicembre 2014 la Dl era stata messa in vendita), le cose erano andate progressivamente migliorando e proprio lo stabilimento di Fossalta era stato messo al centro del progetto industriale di rilancio (anche per la sua posizione logistica). Nuove assunzioni, accordi aziendali in termini di flessibilità oraria, polivalenza e polifunzionalità, così da garantire i bilanci positivi degli ultimi anni (ultimo quello del 2020, anno della pandemia, dove non era così scontato chiudere con degli utili). Crediamo che questo modo di comunicare non sia indice di relazioni sindacali serie, ed è per questo che abbiamo stoppato la discussione, abbiamo proclamato le 8 ore di sciopero oggi, con blocco della fabbrica e assemblea dove abbiamo informato i lavoratori della situazione, e deciso di chiedere all’azienda il congelamento di ogni decisione, aprendo subito un tavolo tecnico su cui discutere del riassetto organizzativo».

Sindacati e lavoratori hanno deciso che nel frattempo dalla fabbrica di Fossalta non dovranno uscire né linee di produzione, né cassette degli attrezzi, né cacciaviti e pinze, almeno finché la prospettiva resta quella del trasferimento di tutta la forza lavoro a Udine. Alla fine dell’assemblea questa mattina, una delegazione sindacale ha incontrato il sindaco Manrico Finotto e l’assessore alle attività produttive di Fossalta di Piave per informarli della situazione. Il sindaco si è preso l’impegno di contattare i vertici della Dl Radiators per capire se l’amministrazione comunale può contribuire a trovare una soluzione a questo grave problema che colpisce la comunità.

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