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Cronaca Mirano

Ultima settimana di vaccinazioni al bocciodromo di Mirano

Chiude anche l'ultimo degli hub di riferimento dell'Ulss 3 durante la campagna di vaccinazione contro il covid

Si avvia alla chiusura l’attività vaccinale nel bocciodromo di Mirano. La prossima settimana termina il suo lavoro l’ultimo dei "luoghi simbolo" della campagna contro la pandemia nella territorio dell'Ulss 3. «Sono state somministrate qui quasi 170 mila dosi anticovid e vaccinate quasi 90 mila persone in 454 giorni di apertura», ha sottolineato il direttore della Prevenzione dell'azienda sanitaria, Vittorio Selle.

La lunga stagione in cui il bocciodromo di Mirano è stato trasformato in centro vaccinale si chiude giovedì prossimo, a più di due anni dall'apertura, con un'ultima giornata di vaccinazione contro l’herpes zoster, dedicata in particolare ai cittadini nati nel 1958, ma aperta anche a coloro che hanno tra i 65 e i 70 anni e intendono accogliere la proposta. «Questi utenti potranno aderire ad accesso libero - ha detto Selle -, e credo sia molto bello immaginare che tanti cittadini del territorio di Mirano-Dolo vorranno essere presenti. Credo che sia bello terminare le attività in questo centro vaccinale concentrandoci su altre vaccinazioni rispetto a quelle contro il covid: è il segno che la vita prosegue, finalmente, sui canali della normalità».

Nel ringraziare gli operatori che hanno fatto funzionare a pieno regime la struttura, il direttore sanitario dell'Ulss 3, Giovanni Carretta, ha sottolineato come «chi ha operato nel bocciodromo ha saputo assumere un ruolo nuovo, e ha saputo lavorare in condizioni diverse da quelle fino ad allora conosciute; anche qui a Mirano, i nostri operatori sono riusciti a modificare le modalità del loro servizio. Dedizione, impegno, flessibilità e capacità di adattamento alle esigenze della popolazione: sono qualità che stiamo dimostrando anche in questa ultima fase, quando il Bocciodromo, come gli altri centri, è diventato il luogo di altre importanti campagne vaccinali».

Il bocciodromo è l’ultimo dei grandi hub vaccinali dell'azienda sanitaria a chiudere i battenti, dopo il PalaExpo di Marghera, il Padiglione Aspo di Chioggia, il palazzetto dello sport a Dolo, e i terminal alla Marittima a Venezia: «Seicento giorni di apertura, un milione e duecentomila dosi anticovid somministrate: si chiude una stagione in cui - sottolinea il direttore generale, Edgardo Contato - l'Ulss 3 ha saputo gestire con grande efficacia strutture pubbliche, nate non certo pensando ad un uso sanitario, che abbiamo saputo metterle al servizio del contrasto alla pandemia. E' stata un'esperienza unica, e abbiamo avuto anche iniziali momenti di difficoltà; ma non appena andate a regime, queste strutture, trasformate in centri vaccinali, si sono rivelate utilissime».

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