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Cronaca

Confesercenti Venezia: "La città inghiottita da alberghi e bed and breakfast, serve equilibrio"

L'allarme arriva dalla vicepresidente dell'associazione, Cristina Giussani: "Serve un progetto di trasformazione e sviluppo urbano per il centro storico, Mestre e l'area metropolitana"

"Un'economia turistica senza limiti", una città stritolata dall'inarrestabile apertura di alberghi e 'bed and breakfast': questo è ciò che sta diventando Venezia, secondo la vicepresidente di Confesercenti della città lagunare, Cristina Giussani.

"Conosciamo tutti, e non da oggi, i danni che derivano a Venezia da un economia turistica priva di limiti: abbiamo le analisi, gli scenari, e una lunga lista di ricette e soluzioni. Quello che non abbiamo sono le decisioni - scrive Giussani - Barcellona e poi Firenze, oltre alla battaglia contro l’abusivismo e i casi di irregolarità abitativa, hanno approvato regolamenti urbanistici per mettere uno stop ai nuovi alberghi. Interventi forse drastici, ma sicuramente coerenti", prosegue.

Per Confesercenti Venezia è evidente la contraddizione tra il tenere insieme la discussione sul "numero chiuso" e al contempo, dare il consenso alla realizzazione di migliaia di nuovi posti letto a ridosso del centro storico.

"Mi sembra che la necessità, seppur comprensibile, di attrarre investimenti necessari alla riqualificazione di parti del nostro Comune stia rischiando di farci perdere di vista il quadro complessivo, compromettendo qualsiasi soluzione al problema di Venezia – conclude Giussani -  La commissione consiliare che studia da diversi mesi la questione e che ha ricevuto, tra le altre, anche la proposta di Confesercenti, rischia di arrivare fuori tempo massimo, perché non si troverà mai una soluzione efficiente agli effetti della monocultura turistica nella città storica, senza un progetto complessivo di trasformazione e sviluppo urbano che interessi Venezia,  Mestre e l'intera area metropolitana". L'appello è volto alla ricerca di un nuovo equilibrio, che contemperi le esigenze del commercio con quelle dei cittadini, a cominciare da politiche abitative e uno sviluppo dei centri urbani "a misura d'uomo".

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