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Cronaca Santa Croce / Piazzale Roma

Finanza negli uffici di Ater, controlli sugli inquilini delle case popolari

Le Fiamme gialle sono arrivate lunedì nella sede di piazzale Roma e hanno scoperto che l'8% degli inquilini avrebbero falsato le dichiarazioni dei redditi

Blitz della Guardia di finanza nella sede centrale dell'Agenzia territoriale per l’Edilizia residenziale. Lunedì mattina gli uomini delle Fiamme gialle hanno infatti capolino negli uffici di piazzale Roma per un controllo straordinario sulle documentazioni per gli alloggi popolari. Qualche impiegato, come riportano i quotidiani locali, ha temuto che si trattasse di nuovi sviluppi per l'inchiesta che ha visto protagonista proprio il direttore Ater, accusato di corruzione, ma in realtà era stata la stessa agenzia a richiedere l'intervento dei finanzieri.

CONTROLLI N CORSO – La Guardia di finanza sarebbe infatti arrivata su richiesta del presidente Alberto Mazzonetto, che si è affidato ai militari per verificare le posizioni fiscali degli inquilini degli alloggi popolari. D'altronde le Fiamme gialle e l'agenzia per l'edilizia hanno firmato due anni fa una convenzione per controlli di questo tipo sui circa 12mila assegnatari che negli ultimi dieci anni si sono alternati nelle abitazioni, anche perché l'Ater non ha i mezzi per simili verifiche. I militari hanno quindi lasciato gli uffici di piazzale Roma con uno scatolone di documenti contenenti i dati degli ultimi 70 inquilini degli appartamenti del centro storico, e, dopo una corsa in motoscafo fino alla caserma, è emerso chiaramente come le irregolarità siano fin troppo spesso la norma.

IRREGOLARI – Le verifiche hanno subito evidenziato che una percentuale dal 6 all’8 per cento degli inquilini ha depositato una dichiarazione infedele, e per un centinaio di persone le dichiarazioni dei redditi erano addirittura pari a zero. Ovviamente simili irregolarità potrebbero portare alla revoca delle assegnazioni degli alloggi ed è lo stesso presidente Mazzonetto a spiegare che non si possono concedere alloggi pubblici a chi non ne ha diritto, quindi ora i controlli si estenderanno anche alle ultime assegnazioni con un occhio più critico proprio per chi ha avuto accesso alla graduatoria presentando la dichiarazione dei redditi. La Guardia di finanza, intanto, continua a passare la sua lente di ingrandimento su tutti i documenti.

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