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Cronaca

Al Comitato per la sicurezza l'ordine è potenziare i controlli: 120 telecamere in più

Che si aggiungono ai 712 sistemi di sorveglianza del Comune. Al Cosp di giovedì con le categorie economiche: «Denunciare sempre e prima possibile». Operazioni di gruppi speciali della polizia e ronde di militari, poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili

Trovare strategie contro furti, spaccate, intrusioni e le migliaia di euro di danni che costa riparare e sistemare vetrine e porte delle attività prese di kira, in centro storico e in terraferma. È stato il tema del Comitato per l'ordine e la sicurezza provinciale che giovedì 14 marzo il prefetto di Venezia Darco Pellos ha convocato, estendendo la partecipazione ai rappresentanti delle associazioni Confcommercio, Confesercenti, Ava degli albergatori, Cna degli artigiani e delle piccole imprese, Confartigianato e Aepe dei bar, ristoranti ed esercizi pubblici.

Ai controlli straordinari delle forze dell'ordine, alle operazioni dei gruppi speciali della polizia ora si aggiungono le ronde di militari, poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili, e un incremento del monitoraggio su tutto il territorio, dal centro storico alla terraferma, con azioni mirate, tempestive e coordinate.  Fanno parte delle strategie per la sicurezza contro spaccio, crimini e degrado, condivise dalla prefettura con le istituzioni, le forze dell'ordine e le categorie del commercio e degli esercenti, anche le nuove 120 telecamere che si aggiungono alle 712 già presenti nel territorio e che andranno a coprirlo praticamente tutto, potenziando la rete comunale e la centrale della Smart control room del Tronchetto. «Alcune sono già finanziate, le altre rientrano nella programmazione prevista con il contributo del Fondo Sicurezza del ministero dell’Interno: circa 1,2 milioni di euro suddivisi tra il 2024, il 2025 e il 2026», ha precisato l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.

Due settimane fa è scoppiato l'allarme in tutto il centro storico per i colpi a raffica che hanno coinvolto decine di botteghe e anche abitazioni private: serrature forzate, porte sfondate, vetri in frantumi intrusioni, furti e soprattutto migliaia di euro di spese per mettere a posto i danni. Le forze dell'ordine, parlando alle categorie, hanno esortato a raccomandare agli iscritti di denunciare e a farlo presto, perché le segnalazioni possono aiutare a identificare i responsabili e sono fondamentali per tracciare i fenomeni. Hanno anche condiviso l'importanza di rafforzare la sicurezza attraverso sistemi di video sorveglianza, saracinesche e vetri anti-sfondamento.

Il prefetto ha condiviso con il questore Gaetano Bonaccorso e i comandanti dei carabinieri, Nicola Conforti, della Finanza veneziana, Giovanni Salerno, e della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, l'opportunità di proseguire nella vigilanza del territorio e aumentarla. Il Comitato ha deciso anche il potenziamento del controllo nell'area di via Giustizia a Mestre, compreso il sottopasso che porta alla stazione e che verrà sorvegliato con una pattuglia aggiuntiva dei militari dell'esercito impegnati nell'operazione "Strade e stazioni sicure". Giovedì la Regione ha portato la solidarietà alle aziende, officine e concessionarie di via Giustizia. L'assessore regionale allo Sviluppo, Roberto Marcato, ha incontrato il titolare della Carrozzeria Moderna Paolo Favaretto, che nella sua proprietà ha subito 37 furti in dieci anni. «Intollerabile - ha detto l'assessore - che ci sia una porzione di città in mano ai fuorilegge». E oggi nel Cosp la denuncia ha trovato una prima risposta.

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