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Cronaca

Stop al turismo cafone: daspo a visitatori maleducati, regole severe per i baristi

Nuovo regolamento in fase di approvazione al Comune di Venezia. Poteri aumentati per la polizia locale, che potrà allontanare i trasgressori. Una ventina di comportamenti vietati

Una lunga lista di divieti, una ventina in tutto. E per chi sgarra scatta il daspo, l'allontanamento dalla città. Il Comune di Venezia ha deciso di provare anche questa contro "la maleducazione dilagante" dei turisti (tuffi in canale, pic nic eccetera), ma anche per arginare i comportamenti scorretti di chi possiede attività commerciali in centro storico. In virtù dei poteri concessi alle amministrazioni dal decreto Minniti, la giunta Brugnaro ha redatto un nuovo regolamento di polizia urbana costituito da un'ottantina di articoli che dovrebbe penalizzare cafoni e molesti. Lo riporta Il Gazzettino.

Le regole

C'è un po' di tutto: divieto di sedersi con i piedi in acqua, tuffarsi, fare pic nic in zone vietate, lavarsi nelle fontane, fare i propri bisogni in giro, organizzare addii al celibato/nubilato. Tutti comportamenti che nel tempo hanno sollevato l'indignazione di una parte dei residenti. E poi le norme rivolte ai commercianti: obbligo di tenere pulite le aree in concessione, di organizzare il servizio di raccolta differenziata e marchiare i contenitori dei cibi d'asporto; stop agli aperitivi sulle barche o sui muretti, agli "intromettitori", ai menù con foto esposti all'esterno dei locali, alle bottiglie di vetro. Pena multe salate e chiusura. Per tutti è vietato il consumo di stupefacenti, nonché forme eccessive di consumo di alcol (quindi un freno ai "bacaro tour" e simili, se diventano molesti). Non sarà pià possibile girare con alcolici in mano. Altre regole impongono il divieto di intralciare gli accessi a ferrovie, aeroporto, chiese, scuole, piazze, parchi, monumenti. Un modo per bloccare l'azione di accattoni e portabagagli abusivi, ad esempio, ma anche di artisti di strada o simili.

Daspo

Per i turisti sorpresi a violare le regole c'è un primo daspo valido 48 ore, tempo in cui i trasgressori non possono mettere piede a Venezia; in caso di reiterazione, il questore può emettere un nuovo provvedimento valido fino a 6 mesi. Prima di diventare operativo, il "regolamento anti-cafoni" dovrà essere approvato in giunta (già giovedì), quindi servirà il passaggio in Consiglio, previsto entro luglio. L'iniziativa si aggiunge ad altre pensate per arginare la deriva turistica della città, compreso lo stop a nuove aperture di take away e quello (ancora in fase di definizione) a nuovi bar e ristoranti.

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